rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Decreto Cutro

Il nuovo reato anti scafisti e la stretta alla protezione speciale dei migranti

Il Senato ha approvato il decreto "Cutro" e ora la parola passa alla Camera. Scontro totale tra maggioranza e opposizione. La Lega: "Finalmente regole chiare", il Pd: "Passi indietro"

Il Senato ha approvato il decreto migranti, il cosiddetto decreto "Cutro" nato all'indomani del tragico naufragio davanti alle coste di Crotone. Il sì è arrivato con 92 voti favorevoli e 64 contrari. La parola passa ora alla Camera, che lo deve convertire entro il 10 maggio. Si tratta di uno dei provvedimenti che più hanno diviso il Parlamento negli ultimi giorni, in particolare per quel che attiene le norme che regolano la protezione speciale. Vediamo cosa è la protezione speciale e cosa è stato deciso finora con il decreto Cutro (alla Camera sono possibili nuove modifiche, ndr).

Oggi la protezione speciale è una forma di permesso di soggiorno che spetta ai richiedenti asilo che non possono usufruire dello status di rifugiato (concesso a chi rischia la persecuzione per motivi sessuali, religiosi o etnici nel proprio Paese d’origine) o la protezione sussidiaria per i cittadini di Paesi in guerra. Il permesso di soggiorno per protezione speciale è stato introdotto nel 2018, prima si chiamava “protezione umanitaria”. I presupposti per il suo rilascio sono stati poi ampliati nel 2020. È un permesso di soggiorno della durata di 2 anni, rinnovabile. Può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro. Si garantisce una forma di protezione che fa riferimento anche a obblighi internazionali.

Il dittatore che l'Italia vuole aiutare per fermare i migranti

Cosa c'è nel decreto Cutro

Con l'ok al decreto si consente al governo di derogare a una serie di norme per poter costruire nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio dei migranti irregolari. 

Via libera senza modifiche anche all’articolo 8 al decreto Cutro che ha, tra le altre cose, introdotto un nuovo reato nel codice penale: morte o lesioni procurate da parte di chi organizza il traffico illegale di migranti. L’articolo del decreto prevede che "chiunque, in violazione delle disposizioni" del testo unico sull’immigrazione "promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato" in modo irregolare, e in modo pericoloso per la vita dei migranti, è punito con pene da 20 a 30 anni, se da tale azione deriva la morte. 

Quanto alla protezione speciale, si è scelta la mediazione. È stata presentata una riformulazione del'emendamento della maggioranza che ha salvato la stretta per impedire la conversione in permessi di soggiorno per lavoro dei permessi per protezione speciale, cure mediche e calamità. È stato però cancellato il comma voluto dalla Lega che cancellava dalla legge quadro sull'immigrazione i riferimenti alla legislazione internazionale sulla tutela dei diritti umani, relativamente alle richieste di permesso da parte dei migranti.  

Il testo modifica l'articolo 19 della legge quadro sull'immigrazione che riguarda il divieto di espulsione di persone che versano in "gravi condizioni psicofisiche o derivanti da gravi patologie". Viene abrogato il termine "gravi condizioni psicofisiche" mentre rimangono le "patologie di particolare gravità, non adeguatamente curabili nel paese di origine". Inoltre per lo straniero a cui è concesso il permesso perché nel proprio Paese vi è stata "una grave calamità che non consente il rientro e la permanenza in condizioni di sicurezza", l'emendamento prevede che tale calamità debba essere non "grave" bensì "contingente ed eccezionale".

Camera ardente vittime naufragio di Cutro - foto LaPresse

"Grande soddisfazione per l'approvazione in Senato del decreto immigrazione voluto dal ministro Piantedosi, dalla Lega e da un centrodestra di governo unito e forte" viene espressa dal sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni.

"Grazie all'impegno e al gioco di squadra di tutto il centrodestra, l'Italia tornerà ad avere strumenti più efficaci per contrastare l'immigrazione illegale e i trafficanti di esseri umani, riducendo partenze e tragedie del mare", scrive il vicepremier e ministro dei trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, su Twitter. "Stop alla elargizione di 'protezione speciale' anche a chi non ne ha diritto, pene decennali per scafisti e criminali, stop ai 'furbetti del permesso'. La sinistra nostrana protesta, ma si metta il cuore in pace", scrive ancora Salvini.

Il dl Cutro è invece "passo indietro clamoroso sull'accoglienza diffusa che è l'unica che garantisce davvero l'inclusione sociale" per la segretaria dem, Elly Schlein.  

Anche da Maria Elena Boschi di Italia Viva arriva una netta bocciatura per un "provvedimento che non cambierà nulla, che non risolverà il tema complesso della gestione dell'immigrazione e che rischia soltanto di fare ancora peggio". 

Continua a leggere su Today.it

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il nuovo reato anti scafisti e la stretta alla protezione speciale dei migranti

Today è in caricamento