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Sabato, 27 Aprile 2024
POLITICA

Berlusconi corteggia Monti. E lui prende tempo

Dopo il faccia a faccia al Quirinale, il premier è tentato dalla discesa in campo. Tempi stretti per la scelta. Monologo del Cavaliere in tv: "Unisca i moderati"

ROMA - Mario Monti e Giorgio Napolitano hanno parlato ieri al Quirinale dei prossimi appuntamenti istituzionali. E mentre cresce l'attesa per la possibile discesa in campo del Professore (con quali modalità?), Silvio Berlusconi, in un lungo monologo televisivo su Canale 5, ha iniziato la sua campagna elettorale.

"Io mi ero allontanato dalla politica - ha dichiarato il leader del Pdl -  ma adesso per le cose che sono successe io non vedo un'altra possibilità se non che scenda in campo io. C'è un'altra possibilità, ossia che Monti accetti. Magari. Io ho assolutamente fiducia nel professor Monti. Spero dica sì e si possa trovare in lui il presidente del Consiglio".

BERLUSCONI SHOW IN TV: "SONO FIDANZATO CON FRANCESCA"

Quanto al futuro del premier tecnico Monti, il capo dello Stato in questi dodici mesi è stato il naturale punto di riferimento, perciò è ovvio che i due oltre a discutere del percorso istituzionale che chiuderà la legislatura hanno affrontato anche il tema degli scenari futuri. "Sarà Monti a fare chiarezza", si è limitato a dire Napolitano dopo quell'incontro. Mentre il diretto interessato ha evitato le domande dei giornalisti: "Buon Natale, tanti tanti auguri", ha risposto Monti in merito a una sua candidatura. Ma altre volte interpellato su questo il premier ha sempre detto di "non escludere nessuna ipotesi" per quanto riguarda un suo impegno in politica, sia prima che dopo il voto.

IL CAVALIERE ANNUNCIA: "ABOLIREMO L'IMU"

Nella trasmissione di ieri su Canale 5, il Cavaliere ha tenuto a fare una differenza tra Monti e "quello che il governo ha fatto in ossequio alla politica europea". "Ma credo che Monti, con un sostegno politico e ragionando con lui, dovrebbe avviarci in una direzione diversa". "A me la politica non è mai piaciuta, la faccio perchè s'ha da fare, perchè sennò l'Italia finisce in mano a una sinistra che io temo nel modo più assoluto", ha aggiunto Berlusconi a Domenica5Live spiegando le ragioni della sua ridiscesa in campo. Il leader del Pdl ha raccontato che i suoi figli "sono ancora contrari, mi dicono: papà alla veneranda età a cui sei arrivato hai il dirito di fare le cose che ti piacciono".

Berlusconi ha poi criticato lo schieramento avverso che ha scelto di candidare "Bersani che è un vecchio protagonista del vecchio Pci eliminando un candidato che era più socialdemocratico che comunista", ha detto riferendosi a Renzi. "Noi siamo l'unico paese che ha ancora un partito assolutamente comunista - ha detto ancora -, mentre in Inghilterra i comunisti sono spariti 50 anni fa, e in Germania c'è socialdemocrazia".

MONTI PARLERA' AL PAESE - La chiarezza sugli schieramenti in campo comunque dovrebbe arrivare venerdì prossimo quando Monti terrà la tradizionale conferenza stampa di fine anno. "Monti parlerà al paese, farà un discorso argomentato", ha assicurato Andrea Riccardi che è il principale sponsor della lista per Monti. "Io ho fiducia in Monti, credo resterà - ha aggiunto il ministro -, bisognerà vedere con quali modalità ma sarà comunque un riferimento morale e politico per un grande rassemblement di uomini e donne che voglio cambiare la politica".

Con l'avvicinarsi delle elezioni, infatti, il pressing sul Professore si è intensificato. Anche ieri dal Pdl è stato rinnovato l'invito a riunire i moderati sotto le sue insegne. "Silvio Berlusconi, con la sua solita generosità e lungimiranza, ha lanciato la possibilità che Monti sia colui che riunisce l'area dei riformatori e moderati alternativa a Bersani e Vendola e alla sinistra della Cgil - ha detto Angelino Alfano -. Quest'area può ancora vincere: ora sta a Monti scegliere se guidare quest'area dei moderati al successo oppure se riconsegnare il Paese alla sinistra e portare indietro l'Italia".

A SINISTRA - Quanto al Pd, Pier Luigi Bersani ha negato di essere preoccupato per una possibile concorrenza di Monti, ma ha anche ribadito che la sua "opinione" è che sia meglio che il premier resti in una posizione di terzietà. Oggi dal Nazareno però giudicano quantomeno irrealistico lo scenario di una 'staffetta' tra Monti e Bersani a palazzo Chigi che permetta al Professore di restare alla guida del governo per un altro anno.

IL GRANDE CENTRO - Le formazioni di centro di Casini e Montezemolo intanto si preparano a presentarsi in Parlamento cercando di non essere penalizzate dalla legge elettorale. Il leader Udc ha parlato di una possibile lista unica al Senato dove la soglia di sbarramento è più alta. Il nodo da sciogliere è però che entrambi vorrebbero avere il nome di Monti nel proprio simbolo elettorale.

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