I grillini si spaccano sulle espulsioni: "Se fanno fuori la Gambaro ce ne andiamo"

Lunedì si saprà se Adele Gambaro sarà ancora una parlamentare del Movimento 5 Stelle. Ma, stavolta, non sarà una decisione facile. "Io penso che Gambaro non sarà espulsa. Non condivido quanto detto da Adele, ma non per questo penso che debba essere espulsa". Queste le parole a Repubblica del senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Cotti, che aggiunge: "Se non tutti" comunque "diversi" tra i senatori del Movimento "ritengono che non vada espulsa".

"Non sono un dissidente. Sono nel movimento e mi sento in linea con il movimento''. Per Cotti nemmeno i deputati voteranno in massa l'espulsione: questa eventualità "provocherebbe una rottura molto grave, quasi irrecuperabile tra i due gruppi". Il senatore non vuole parlare dei post di Beppe Grillo: "Noi discutiamo in assemblea e non voglio che si alimenti un processo polemico. Parlate piuttosto delle cose che facciamo in Parlamento".

Ancora più duro, se possibile, l'intervento di Lorenzo Battista che intervistato sul Corriere della Sera interviene così sul 'caso Gambaro': "Se la cacciano, me ne vado anch'io. Cosa vuol dire sostenere che si è messa contro il movimento? Ha detto che è a favore delle centrali nucleari? Ha votato un provvedimento contro il gruppo? Niente di tutto questo e allora? E' incredibile".

"E poi Morra doveva essere il capogruppo di tutti, non mi sembra che lo sia. Aveva detto che siamo 53 fratelli. Bene, io non voto l'espulsione di mio fratello".

Quindi, la provocazione: "Allora introduciamo nel nostro codice di comportamento il reato di parlare male di Grillo. Dai, ora stiamo davvero esagerando. Vorrei averlo qui di fronte a me Grillo e dirglielo: di cosa parla la stampa da tre giorni? Perché non scrivi post sulle attività dei parlamentari? Non capisci che così oscuri il nostro lavoro?".