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Sabato, 27 Aprile 2024
La polemica

Renato Brunetta potrà cumulare stipendio, vitalizio e pensione grazie al Pnrr

Conte: "Con Giorgia Meloni tornano i vecchi privilegi della casta". Bonelli (Avs): "Inaccettabile"

L'ex ministro Renato Brunetta potrà percepire per legge uno stipendio a cui non aveva diritto in quanto pensionato. A renderlo possibile un articolo dell'ultimo decreto Pnrr, che consentirà al presidente del Cnel di poter cumulare un compenso alle pensioni che percepisce come parlamentare e come docente universitario.

Il Cnel di Brunetta boccia il salario minimo, l’ira delle opposizioni

Brunetta dirige il Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro da aprile 2023, senza percepire nessuno stipendio, in virtù di una norma del 2012 che impedisce, nella pubblica amministrazione, di conferire incarichi retribuiti di studio, consulenza, dirigenziali e direttivi. Ora, grazie a una norma ad hoc del decreto varato dal governo Meloni, sia lui che gli altri componenti del Cnel non subiranno più questa limitazione.

L'ira del M5S: "Una presa in giro nei confronti di milioni di lavoratori e lavoratrici che percepiscono stipendi da fame"

La notizia, come prevedibile, ha fatto infuriare le opposizioni: "Se sei un pensionato non puoi ricoprire incarichi pubblici retribuiti. Se sei un pensionato e ti chiami Renato Brunetta, il governo approva una norma ad hoc per consentirti di cumulare la tua pensione di parlamentare e docente, a quella di Presidente del Cnel". Così Vittoria Baldino, vice capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, sulla sua pagina Facebook. "Il Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro - continua la deputata - è un organo costituzionale famoso per la sua inutilità dimostrata negli anni e per essere di promessa abolizione da parte di ogni governo. Questo fino all'avvento di Giorgia Meloni, che lo sta utilizzando per disporne a capo il pensionato Brunetta e buttare nel cestino il salario minimo legale, perché ritenuto come da posizione arcinota dello stesso Brunetta inutile e addirittura nocivo per gli stipendi, anche più bassi. Ma non è finita qui, perché per giustificare la norma ad hoc che consentirà a Brunetta di cumulare pensioni e retribuzione, gli è stato attribuito addirittura un posto all'interno della cabina di regia del Pnrr. Stessa buona sorte è toccata all'amministratore delegato della Società Ponte sullo Stretto, non prima di aver consentito a tutti i dirigenti della stessa società di poter percepire lauti stipendi, superando il tetto di 240mila euro annui delle retribuzioni, previsto nella pubblica amministrazione. Alla faccia del salario minimo".

"Mancano i test su terremoti e vento": tutti i dubbi sul Ponte sullo Stretto

"Lo trovo uno schiaffo nei confronti dei pensionati minimi - spiega ancora Vittoria Baldino - cui avevano promesso di aumentare fino a mille euro le loro pensioni, una presa in giro nei confronti di milioni di lavoratori e lavoratrici che percepiscono stipendi da fame e si sono visti bocciare sonoramente la nostra proposta di legge sul salario minimo da chi ha sempre percepito lauti compensi e oggi si fa scrivere una norma ad hoc per ricevere un trattamento privilegiato rispetto a tutti gli altri pensionati italiani. In un'Italia dove le promesse di equità e giustizia sociale vengono spesso infrante da leggi che favoriscono una ristretta élite, la storia di Brunetta diventa il simbolo di un'ingiustizia. Sembra il teatro dell'assurdo e invece è il governo Meloni, spero che presto gli italiani dimostrino che anche il teatro dell'assurdo si possa trasformare in un palcoscenico di giustizia sociale perché, alla fine, il vero potere risiede nelle mani del popolo, capace di rivendicare i propri diritti". 

Conte: "Mentre molti cittadini rischiano di perdere casa, c'è una casta che torna ai vecchi privilegi"

Durissimo l'ex premier Giuseppe Conte: "Le ultime notizie - tuona a margine della presentazione del libro 'Governare l'economia' di Pasquale Tridico - sono sempre più sconcertanti. Mentre molti cittadini rischiano di perdere casa, c'è una casta che torna ai vecchi privilegi. Questo governo, dopo aver avuto l'appoggio del Cnel di Brunetta per dire ai cittadini 'rimanete sottopagati', poi dice che l'urgenza è assicurare a Brunetta un lauto stipendio. Questo fa il paio con quanto sta succedendo al Senato, dove abbiamo chiesto al presidente, che è di Fratelli d'Italia, di intervenire sul taglio dei vitalizi dei senatori, ma su questo fronte ancora niente. La terza notizia che ricompone un quadro sconcertante è che dalla camera il governo ha fatto pervenire il chiaro segnale di affossamento della proposta ormai in dirittura d'arrivo sul conflitto di interessi".

Bonelli (Avs): "È inaccettabile"

Sulla stessa linea il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli: "È inaccettabile la recente decisione di concedere una deroga affinché l'ex ministro Brunetta possa percepire uno stipendio dal Cnel, nonostante sia già in pensione, soprattutto considerando che lo stesso Brunetta ha contribuito ad affossare l'introduzione di un salario minimo di 9 euro l'ora. È inaccettabile che, mentre si abbandona l'idea di garantire un salario dignitoso a milioni di lavoratori, si faccia ricorso a norme ad hoc per consentire a un ex ministro di cumulare pensione e stipendio. Questo dimostra l'ipocrisia di chi ha il potere decisionale e mette in luce un'assoluta mancanza di coerenza nel trattamento dei lavoratori, lasciando intuire che si lascia il salario minimo senza tutela mentre non si pone limite alla remunerazione massima", conclude.

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