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Venerdì, 26 Aprile 2024
Legge elettorale

Accordo con Berlusconi: il governo Renzi va avanti fino al 2018

La vera notizia non è l'accordo a metà raggiunto sulla legge elettorale che dovrebbe essere approvata in Senato entro dicembre ma il fatto che l'asse Pd - Forza Italia ha un obiettivo comune: evitare il voto anticipato. Ecco cosa è uscito dall'incontro tra Renzi tra Berlusconi

Ottavo incontro in undici mesi. "L'ultimo" promette Matteo Renzi. Staremo a vedere. Intanto il premier, dalla riunione con Silvio Berlusconi, ha incassato un "sì a metà" sulla legge elettorale ma un "sì pieno" per continuare a governare fino al 2018. Niente voto anticipato, quindi. Almeno stando alla parte di opposizione rappresentata dal Cavaliere.

LEGGE ELETTORALE - L'intesa tra Renzi e Berlusconi sulla legge elettorale che dovrebbe essere approvata dal Senato entro dicembre è un'intesa a metà. C'è infatti l'accordo sul premio di maggioranza che scatterà oltre il 40 per cento. C'è anche l'ok del leader di Forza Italia sui "capilista bloccati" nei collegi, che saranno in tutto cento. Quello che manca è l'intesa sulla soglia minima di ingresso in Parlamento e sull'attribuzione del premio di maggioranza alla lista (e non alla coalizione). Ma, si precisa nel comunicato congiunto stilato nella serata di ieri, "le differenze registrate non impediscono di considerare positivo il labvoro fin qui svolto e di concludere i lavori in Aula del Senato sull'Italicum entro dicembre e della riforma costituzionale entro gennaio 2015".

POST INCONTRO - Il premier ha poi sostenuto nel corso della riunione della direzione del suo partito "di non aver bisogno di un mandato esplicito" sulle modifiche, "perché credo che la legge che sta emergendo garantisce a mio giudizio tutti gli obiettivi che ci eravamo dati". "Ho deciso di tornare in direzione" dopo l'incontro sulla legge elettorale "perché tutti i passaggi li abbiamo fatti in direzione, indipendentemente che stasera si decida di ratificare la mia relazione con un voto o meno. Se non votiamo non cambia niente perché la direttrice di lavoro è esattamente nel solco dei mandati avuti". 

RENZI FINO AL 2018 - E veniamo alla "vera" notizia. Quella che non era prevista dall'ordine del giorno dell'incontro. Premier e leader dell'opposizione di centrodestra hanno deciso: niente voto anticipato. Il governo Renzi deve finire il suo mandato. Obiettivo comune 2018, quindi. Il tutto, sancito dal comunicato congiunto che Renzi e Berlusconi hanno chiuso così: "Questa legislatura che dovrà proseguire fino alla scadenza naturale del 2018 costituisce una grande opportunità per modernizzare l'Italia. Anche su fronti opposti, maggioranza e opposizioni potranno lavorare insieme nell'interesse del Paese e nel rispetto condiviso di tutte le Istituzioni".

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