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Martedì, 30 Aprile 2024
Il videomessaggio

Da Meloni l'addio-promessa a Berlusconi: "Porteremo a casa gli obiettivi che insieme ci eravamo dati"

La premier ricorda il Cavaliere con un videomessaggio. Lo elogia come "combattente" e poi quel riferimento al programma di governo, epilogo di un rapporto non sempre idilliaco

"Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente. Un uomo che non ha mai avuto paura di difendere le sue convinzioni". Così la premier Giorgia Meloni ricorda in un videomessaggio Silvio Berlusconi, morto oggi a 86 anni. Meloni sottolinea come "coraggio e  determinazione" abbiano fatto di Berlusconi "uno degli uomini più influenti della storia italiana" e gli abbiamo permesso di imprimere vere e proprie svolte "nella politica, nella comunicazione e nell'impresa. Con lui l'Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti, che non doveva mai darsi per vinta. Con lui noi abbiamo combattuto, vinto, perso molte battaglie. E anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che insieme ci eravamo dati. Addio Silvio".

L'addio a Silvio Berlusconi

Meloni, appresa la notizia della morte dell'ex presidente Silvio Berlusconi, ha annullato tutti gli appuntamenti istituzionali in agenda. 

I rapporti tra Giorgia Meloni e il Cavaliere non sono sempre stati idilliaci. Soprattutto dopo la schiacciante affermazione di Fratelli d'Italia e la decisione di affidare il ruolo di premier a Meloni, il Cavaliere aveva "sofferto" il ruolo da subalterno. I tanti "ma" di Forza Italia hanno scandito l'avvio dell'esperienza della premier a Palazzo Chigi. Difficile dimenticare il foglio con un elenco di aggettivi "non lusinghieri" scritti proprio dal Cav e che puntavano contro Meloni. "Giorgia Meloni, un comportamento supponente, prepotente, arrogante, offensivo, ridicolo. Nessuna disponibilità ai cambiamenti, è una con cui non si può andare d'accordo", gli appunti del Cavaliere. Parole che hanno fatto scoppiare il caos con tanto di replica della diretta interessata: "Manca un aggettivo: non sono ricattabile".  Quelli erano i giorni della formazione del governo, della scelta dei ministri con le prove di forza dei vari partiti. Mal di pancia archiviato con un abbraccio mediatico nella sede di Fdi, con Berlusconi che arriva in auto, la nemica-alleata che lo accoglie e la pax che viene sancita da un sorriso a favore di fotografi (non ammessi al vertice, lo scatto viene elargito dagli staff).  

Altri tempi, poi l'esecutivo ha iniziato il suo cammino mentre Berlusconi iniziava a fare i conti con problemi di salute sempre più seri fino all'epilogo. E il videomessaggio: "A Dio, Silvio".

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