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Sabato, 27 Aprile 2024
L'inchiesta di Perugia

Dossieraggio su politici e vip, Meloni: "Quello che sta emergendo è gravissimo"

La premier: "Funzionari dello Stato violano la legge con verifiche a loro piacimento"

Continua a suscitare scalpore il dossieraggio di politici e vip ad opera della procura nazionale antimafia. Tra gli spiati ci sono alcuni degli attuali esponenti del governo, come il ministro Guido Crosetto da cui è partita la denuncia, ma anche Fedez, Cristiano Ronaldo e Massimiliano Allegri. Sulla questione è intervenuta anche la premier Giorgia Meloni. "Ritengo gravissimo che in Italia ci siano dei funzionari dello Stato che hanno passato il loro tempo a violare la legge facendo verifiche su cittadini, comuni e non, a loro piacimento per poi passare queste informazioni alla stampa, ed in particolare ad alcuni esponenti della stampa - ha dichiarato la premier a margine di un evento -. Utilizzare così le banche dati pubbliche non c'entra niente con la libertà di stampa".

Cosa sappiamo dell'inchiesta sullo spionaggio ai danni di politici e vip

Queste ricerche sarebbero state compiute dal finanziere Pasquale Striano quando era in servizio alla procura nazionale antimafia. Secondo l'indagine della procura di Perugia le informazioni sarebbero frutto di circa 800 accessi abusivi alla banca dati relativa alle "segnalazioni di operazioni sospette". Agli atti dell'inchiesta non c'è però al momento la prova che siano stati realizzati dossier su personalità delle istituzioni o politici e che quelle informazioni siano state usate.

Perché Striano abbia fatto le ricerche è ancora oggetto dell'indagine che coinvolge una quindicina di persone tra cui alcuni giornalisti. Emerge però che Striano non abbia ricevuto denaro da chi ha fornito le informazioni.

Nordio: "Sulle intercettazioni intervenga il legislatore"

"L'articolo 15 della Costituzione, che tutela tassativamente la privacy nella comunicazione dei cittadini, è stato ripetutamente violato nel corso degli ultimi 20 anni, un po' dappertutto, senza che si sia mai intervenuti", ha dichiarato Carlo Nordio, ministro della Giustizia commentando la vicenda dei presunti dossieraggi a fini politici. "Le stesse intercettazioni, più o meno lecite, captate in modo diverso, sono diventate quasi la regola, mentre l'articolo 15 della Costituzione dice che possono essere limitate solo in casi eccezionali: se poi non vengono nemmeno autorizzate dall'autorità giudiziaria ma vengono captate in modo per così dire eccentrico allora deve intervenire la magistratura e, secondo me, anche il legislatore".

"E quando si cerca d'intervenire ecco sorge l'accusa che vogliamo favorire addirittura la mafia o le organizzazioni criminali, limitando la captazione delle conversazioni. Poi si vede dove si arriva, in una situazione dove si spia la vita degli altri in un modo offensivo per un minimo di cultura giuridica. Ora - conclude - dovrà essere fatta luce, sia da parte della magistratura sia eventualmente in altri luoghi".

Schlein: "Uno scandalo" di una "gravità inaudita"

La "schedatura illegittima di centinaia di persone" è uno scandalo "di una "gravità inaudita", ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein sottolineando la necessità che venga fatta chiarezza. "Noi abbiamo chiesto di audire sia Melillo sia Cantone". Bisogna "evitare che possano ancora accadere fatti di questo tipo".

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