Marina Berlusconi non entrerà in politica: "Il mio posto è nelle aziende"
La presidente di Fininvest e di Mondadori negli ultimi giorni ha spiegato ai suoi manager i motivi che le impediscono di impegnarsi in politica.
In questi giorni Marina Berlusconi ha confermato ai suoi più stretti collaboratori di non aver cambiato idea: non ha nessuna intenzione di impegnarsi in politica: "Il mio posto è nelle aziende".
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Il Corriere della Sera racconta cosa sta passando per la testa dell'erede designata. Dopo la sentenza di condanna della Cassazione per frode fiscale del Cavaliere che può significare la fine di un ciclo politico, la discesa in campo di Marina Berlusconi per molti anche all'interno del Pdl è diventata una speranza concreta.
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All'interno del Pdl però non sono pochi che ricordano come, quando scese in campo nel '94, anche suo padre in fondo era un neofita della politica. Ma a chi glielo ha fatto notare Marina Berlusconi ha detto di ritenere assolutamente improponibile ogni tipo di paragone: di Silvio Berlusconi ce n'è uno, uno soltanto, unico e di sicuro inimitabile.
Ciò non sta a significare che la figlia dell'ex premier farà un passo indietro nella strenua difesa del padre e dei suoi valori che ha condotto in questi anni. Tuttavia al momento non è possibile escludere sorprese, soprattutto se la situazione politica dovesse precipitare e si dovesse andare a elezioni già nel 2013.
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Marina Berlusconi, che è presidente di Fininvest e di Mondadori, negli ultimi giorni ha spiegato ai suoi manager i motivi che le impediscono di impegnarsi in politica.
Ha sottolineato che non sente come propri ruoli attivi di impegno politico. Per la politica ha ribadito di nutrire il massimo rispetto, ma di ritenere proprio per questo difficile che le leadership politiche si possano improvvisare o trasmettere per via ereditaria. Come qualunque tipo di leadership. Come nelle aziende: occorrono anni di dura gavetta e di apprendistato prima di poter essere in grado di aspirare a posizioni di vertice.
