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Sabato, 27 Aprile 2024
Difesa spaziale

Il misterioso spazioplano della Space Force americana è pronto per un nuovo decollo

La reale missione dell'X-37B della Us Space Force rimane top secret

È tutto pronto per il decollo del più segreto aereo spaziale di cui si abbia notizia. L’X-37B, un successore degli space shuttle della Nasa costruito e operato sotto il comando della Space Force americana (la braca dell’esercito Usa dedicata alle operazioni spaziali), partirà dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, per la sua ottava missione in orbita, che a detta degli esperti, dovrebbe rivelarsi la più lunga e anche quella con l’orbita più alta mai tentata dal veicolo. 

L’X-37B è uno spazioplano sperimentale completamente autonomo, capace di decollare, volare e atterrare senza la guida di un pilota umano. Il suo scopo è principalmente quello di testare nuove tecnologie per il volo spaziale con veicoli in grado di decollare e rientrare nell’atmosfera come gli ormai defunti shuttle della Nasa. Ma trattandosi di un progetto della difesa americana, lo scopo reale e le specifiche delle missioni portate avanti fino ad oggi sono per lo più un mistero, e hanno probabilmente a che fare, almeno in parte, con operazioni di ricognizione, sorveglianza  e intelligence. 

Nelle sue prime sette missioni, iniziate nel 2010, l’X-37B ha collezionato un totale di 3.774 giorni nello spazio, di cui 908 solamente nell’ultima, partita il 17 maggio del 2020. In precedenza lo spazioplano è stato sempre lanciato sulle spalle di un razzo Atlas V, di potenza media, mentre per la nuova missione la Space Force ha confermato di aver scelto un Falcon Heavy di Space X, tre volte più potente e quindi in grado di portarlo facilmente su un’orbita molto più alta rispetto a quello utilizzate in precedenza. 

La difesa americana ha confermato che la missione testerà un nuovo regime orbitale, e questo fa pensare agli esperti che si spingerà probabilmente oltre la bassa orbita terrestre, dove si sono concentrate le missioni svolte fino ad oggi. Cosa farà una volta in orbita non è dato saperlo. L’unico aspetto pubblico della missione è un esperimento che verrà svolto per la Nasa, nel corso del quale verranno testati gli effetti delle radiazioni spaziali su semi e altro materiale che potrebbe accompagnare in futuro gli astronauti nelle missioni di lunga durata sulla Luna e su Marte. 

Per il resto, la Space Force ha dichiarato che il suo X-37B si dedicherà a sperimentare nuove tecnologie di “space domain awareness”, definizione che di norma è utilizzata per dispositivi di monitoraggio per satelliti e veicoli orbitali, pensati per evitare collisioni e incidenti. 

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