rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
la lunga coda della pandemia

Nel Regno Unito i lockdown hanno fatto schizzare alle stelle l’obesità infantile

Un nuovo studio ha calcolato che obesità e sovrappeso sono aumentati tra i bambini come non si vedeva da decenni. Circa 56mila bambini tra i 10 e gli 11 anni sono rimasti in sovrappeso al termine della pandemia

Gli anni di pandemia hanno colpito duramente i più piccoli, costretti a cambiare drasticamente le proprie abitudini nei periodi di lockdown. Per moltissimi di loro questo ha voluto dire trascorrere lunghe giornate davanti a computer e televisione, attività fisica praticamente azzerata, orari sballati. Tutti fattori di rischio per obesità e sovrappeso. Uno studio pubblicato su Plos One dai ricercatori dell’Università di Southampton ha indagano le conseguenze dei lockdown sul peso dei bambini del Regno Unito, rivelando che in effetti l’incidenza di obesità e sovrappeso nella popolazione pediatrica dell’isola è schizzato a livelli mai visti negli ultimi decenni, e che in pochi, almeno tra i più grandi, sono riusciti a perdere i chili di troppo al termine dell’emergenza. 

L’effetto dei lockdown

Lo studio ha valutato i dati relativi all’indice di massa corporea (un valore che esprime il peso corporeo in relazione all’altezza e all’età) raccolti dall’England’s National Childhood Measurement Programme prima, durante e dopo la pandemia, integrando le informazioni con quelle provenienti da altre due analisi della popolazione inglese, per modellare gli effetti delle misure prese nel corso della pandemia sul peso dei bambini inglesi tra i 4 e i 5 anni, e quelli tra i 10 e gli 11 anni.

Nella prima categoria di età, tra il 2020 e il 2021 l’incidenza di obesità e sovrappeso sarebbe aumentata addirittura del 45%, con percentuali anche doppie nelle aree più svantaggiate del paese. Per i bambini di 10-11 anni l’incremento è stato più contenuto, ma parliamo comunque di quattro punti percentuale in più rispetto all’atteso, che dai calcoli dei ricercatori si traducono in circa 56mila bambini sovrappeso e 16mila obesi in più, rispetto ai trend visti prima dell’inizio della pandemia. 

Il difficile ritorno alla normalità

Fortunatamente, per i più piccoli la situazione sembra essersi normalizzata in seguito alla pandemia. I bambini più grandi, invece, hanno mantenuto i chili in eccesso anche con il ritorno alla normalità. Calcoli alla mano, se questi bambini non riusciranno a tornare normopeso nei prossimi anni la loro obesità costerà alle casse del Regno Unito oltre 800 milioni di sterline in costi sanitari legati alle patologie per cui l’obesità rappresenta un fattore di rischio (come tumori, diabete, e problemi cardiovascolari), e oltre otto miliardi e mezzo di sterline in costi sociali. 

L’obesità è un problema in continua crescita nei paesi occidentali. Ma quanto visto in seguito alla pandemia nella popolazione pediatrica del Regno Unito, a detta degli autori dello studio, in assenza di lockdown si sarebbe raggiunto solamente nell’arco di altri 10 anni. “Il marcato aumento di prevalenza dell’obesità infantile nel corso della pandemia di Covid 19 mostra il profondo impatto che questa ha avuto sullo sviluppo dei più piccoli”, sottolinea Keith Godfrey, epidemiologo dell’Università di Southampton che ha collaborato alla ricerca. “Visti i costi crescenti che sta avendo l’attuale epidemia di obesità infantile, è chiaro che serviranno politiche e misure più radicali per ridurre l’incidenza dell’obesità, e assicura il benessere del paese”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nel Regno Unito i lockdown hanno fatto schizzare alle stelle l’obesità infantile

Today è in caricamento