rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Traffico in orbita

Una delle "stelle" più luminose del cielo è un satellite artificiale

BlueWalker 3, lanciato lo scorso settembre, è il più grande satellite per le telecomunicazioni mai messo in orbita. E secondo uno studio pubblicato su Nature, anche uno dei corpi celesti più luminosi che si possono osservare nel cielo notturno

Non è un pianeta. Né una stella. E nemmeno una cometa o un asteroide. Diverse notti l’anno, è un satellite per le telecomunicazioni ad essere uno degli oggetti più luminosi visibili nel cielo notturno. Si chiama BlueWalker 3, e stando ad un nuovo articolo pubblicato da Nature al picco di luminosità brilla più intensamente del 99% delle stelle visibili dalla superficie del nostro pianeta. E non si tratta semplicemente di una notizia curiosa, perché conferma uno dei peggiori timori degli astronomi: l’affollamento di satelliti nell’orbita terrestre rischia presto di rendere quasi impossibili le osservazioni astronomiche effettuate dalla superficie della Terra. 

Un'orbita affollata

L’allarme in effetti non è nuovo: solo SpaceX ha già lanciato oltre 5mila dei suoi minisatelliti della costellazione Starlink, e ormai è facile vederli sfrecciare nel cielo anche a occhio nudo, se si sceglie la notte giusta e con un punto di osservazione adeguato. Nei prossimi anni Musk minaccia di fare anche di più, e non è certo solo in questa corsa ad ingolfare di satelliti l’orbita terrestre, visto che in totale, tra pubblico e privato, sono previsti oltre 500mila lanci solo nei prossimi anni. Molti astronomi ritengono che se non si porrà freno a questa bulimia satellitare, in poco tempo la volta celeste sarà talmente zeppa di oggetti artificiali da risultare pressoché irriconoscibile. 

Il satellite più luminoso

Quel che aggiunge il nuovo studio è la prova che questi satelliti possono rivelarsi molto più luminosi del previsto, una volta inseriti in orbita. BlueWalker 3 è un satellite lanciato dall’azienda di telecomunicazioni AST SpaceMobile lo scorso settembre. È il più grande satellite per le telecomunicazioni mai messo in orbita, è di colore bianco, e ha un apparato di antenne che occupa una superficie di 64 metri quadrati. Tutte caratteristiche che contribuiscono a renderlo molto luminoso in tutte le ore della notte. 

Le misurazioni effettuate dagli autori del nuovo studio coprono molte aree diverse del nostro pianeta, e mappano quindi con precisione l’evoluzione della luminosità apparente di BlueWalker 3 lungo tutta la sua orbita, e da una moltitudine di punti di osservazione differenti. Per misurare la luminosità degli oggetti celesti si utilizza una scala che misura la cosiddetta magnitudine apparente, e in cui a valori più bassi corrisponde una maggiore facilità di osservazione. Gli oggetti meno luminosi che è possibile osservare a occhio nudo in una zona priva di inquinamento luminoso hanno una magnitudine pari a 6, mentre parlando di oggetti estremamente visibili, esistono appena 15 stelle in tutta la volta celeste con una magnitudine apparente pari a 1. 

Presto altri 90 lanci

Parlando di BlueWalker 3, nei momenti di minore luminosità il satellite brilla con una magnitudine di 6, che sale però fino a 0,4 nei momenti in cui le sue antenne riflettono al massimo la luce del Sole, rendendolo realmente uno degli oggetti più luminosi presenti nel cielo. Quel che è fatto è fatto, vien da dire. E però nei prossimi anni la AST SpaceMobile prevede di lanciare altri 90 satelliti identici a BlueWalker 3, per cinque dei quali il lancio è previsto già per il prossimo anno. Se i piani andranno in porto, dovremo tutti fare l’abitudine a questi nuovi astri artificiali. Con buona pace degli astronomi, che chiedono da tempo di garantire che i satelliti artificiali non superino mai una magnitudine di 7, in modo che non rovinino le osservazioni con i telescopi, e non risultino neanche visibili a occhio nudo dalla Terra.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Una delle "stelle" più luminose del cielo è un satellite artificiale

Today è in caricamento