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Martedì, 30 Aprile 2024
Nuove scadenze

Esami di riparazione di nuovo a settembre: il ministero si corregge

Dopo aver anticipato le date per lo svolgimento degli esami di riparazione, il ministero ha fatto marcia indietro

Per gli esami di riparazione ci sarà tempo fino all'8 settembre. Dietro-front del ministero dell'Istruzione dopo che nella mattinata di oggi 24 luglio 2023 è tornata in risalto una circolare datata 13 giugno 2023 e che anticipava all'ultima settimana di agosto le deadline per lo svolgimento degli esami di riparazione. La circolare, passata in sordina al momento della pubblicazione, obbligava i docenti ad assegnare il voto per il recupero debiti degli studenti tra il 16 e il 31 agosto. Ora, un comunicato stampa del ministero ha confermato come ci sarà tempo fino all'8 settembre. 

La precisazione

Il ministero, nel comunicato stampa fa riferimento alla regolamentazione del 2007 dell'ex ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni. La regolamentazione impone il 31 agosto come data ultima per il recupero dei debiti scolastici. Questa decisione potrebbe aver spinto il ministero a imporre quella data come deadline per gli esami di riparazione. Tuttavia, come anche sottolineato nella nota, "in passato vi è sempre stata tolleranza fino alla prima settimana di settembre e comunque entro l'inizio delle lezioni" per cui anche quest'anno il limite per sostenere l'esame di recupero e per assegnare il voto sarà l'8 settembre 2023. 

La precisazione è stata voluta per "venire incontro alle necessità organizzative e garantire la serenità degli istituti scolastici e delle famiglie", chiarendo come non ci saranno modifiche alle prassi già consolidate nelle scuole. 

La comunicazione del 13 giugno con le date anticipate

Scuole aperte anche d'estate

Di recente ha fatto discutere anche un'altra proposta del ministro Valditara, che ha rilanciato la sua idea di tenere le scuole aperte anche durante l'estate per "venire incontro alle famiglie e promuovere la natalità". In un'intervista a La Stampa, il ministro ha spiegato: "L'idea è quella di garantire ai ragazzi la possibilità di recuperare o potenziare le loro competenze, facendo in modo che, anche in piena estate, ci siano spazi di approfondimento, studio, formazione". Nulla di obbligatorio, chiaramente. L'idea del ministro è quella di aiutare le famiglie con bambini e ragazzi più piccoli, in modo che non siano costretti a ricorrere a babysitter o campi estivi, e allo stesso tempo migliorare le competenze degli studenti con progetti di formazione e potenziamento. 

"Per il progetto, erano stati stanziati 100 milioni di euro dal fondo di dispersione scolastica in modo da consentire l'apertura estiva di 2.800 scuole" ha detto il ministro. "Usiamo i fondi del Pon (è il programma operativo nazionale del ministero, ndr) nell'ambito della lotta alla dispersione, dei tutor, dell'agenda Sud - ha concluso Valditara. Nel Mezzogiorno è proprio su questo che stiamo puntando, e non vale solo per l'estate. Aumenteremo il tempo scuola dove non esistevano mense, dove non c'è il tempo pieno. Gli stanziamenti ci sono già".

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