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Martedì, 30 Aprile 2024
Vacanze infinite

Scuole aperte anche in estate: il piano del governo Meloni

Il ministro dell'Istruzione Valditara: "Il problema c'è e non è certo secondario". Ben 14 settimane di chiusura, più di tutti in Europa. Per i genitori, senza il supporto di nonni o parenti, e senza centri estivi (molto costosi, soprattutto nelle regioni del nord), l'estate diventa un percorso a ostacoli

Quattordici settimane di chiusura estiva: tanto restano a casa gli studenti in Italia. Un'enormità rispetto alle 6-9 settimane in Germania, Francia o Regno Unito. In Spagna si sta a casa 11 settimane. Ma da noi, si sta più aperti nel resto dell'anno, tanto che l'Italia ha il record di 200 giorni di lezione, mentre la media europea è tra i 180 e i 190. Per i genitori, senza il supporto di nonni o parenti, e senza centri estivi (molto costosi, soprattutto nelle regioni del nord), l'estate diventa un percorso a ostacoli. Cambierà qualcosa? 

"Tenere le scuole aperte anche d'estate" ma su base volontaria, "per le famiglie di lavoratori che ne fanno richiesta, perché sì, il problema c'è e non è certo un problema secondario". E' quanto propone il ministro dell'Istruzione e merito Giuseppe Valditara in un colloquio con la Stampa. "Stiamo aumentando il tempo scuola sia con i 'tutor' sia con Agenda Sud. E ci mettiamo dei soldi - assicura Valditara - stiamo già lavorando per venire incontro alle famiglie che giustamente chiedono aiuto". Secondo il ministro bisogna dare risposte "in due direzioni", ovvero "il contrasto alla denatalità e il tasso incredibilmente basso dell'occupazione femminile rispetto al resto d'Europa. Per questo, erano stati stanziati 100 milioni di euro nel biennio. In modo da consentire l'apertura estiva di 2.800 scuole. A quei soldi ne abbiamo aggiunti altri, prendendoli dai fondi contro la dispersione scolastica, e così abbiamo avviato progetti in altri 768 istituti".

Il ministro mostra una mappa variegata: hanno svolto o stanno svolgendo attività nel periodo estivo scuole che si trovano per il 54 per cento al Sud, per il 7 per cento in Abruzzo, Molise e Sardegna, e per il 39 per cento al Centro-Nord. "Chiaramente, per venire incontro alle nuove esigenze dovremo concentrarci di più sulle scuole elementari e medie, perché è in quella fascia d'età che bisogna sostenere maggiormente le famiglie. Ma i progetti ci sono già, e sono i più diversi: si fa orientamento, anche per le materie Stem, ci sono percorsi di potenziamento delle competenze di base, poi lingue, laboratori, digitale, sport, arte, cittadinanza". In più "c'è il fondo europeo Care, che promuove azioni di coesione per i rifugiati e per fornire sostegno di emergenza alle persone in fuga dall'Ucraina. Anche quello, non si è fermato".

Il decreto Lavoro di maggio ha istituito un fondo da 60 milioni di euro per il 2023 a favore delle attività socioeducative dei minori, volti a finanziare iniziative dei Comuni in collaborazione con enti pubblici e privati per potenziare i centri estivi, i servizi socioeducativi territoriali e i centri con funzione educativa e ricreativa che svolgono attività a favore dei minori. Però, di fatto, è roba per pochi, Il bando dell'Inps, infatti, consente di chiedere il contributo economico per i centri estivi soltanto a figli dei dipendenti o dei pensionati della pubblica amministrazione di età tra i 3 e i 14 anni. L'erogazione è inoltre vincolata a una frequenza minima di una settimana e fino a un massimo di quattro settimane.

Per Valditara occorre continuare in questa direzione "e il prossimo anno i soldi stanziati dovrebbero aumentare significativamente. Usiamo i fondi del Pon (è il programma operativo nazionale del ministero, ndr) nell'ambito della lotta alla dispersione, dei tutor, dell'agenda Sud. Nel Mezzogiorno è proprio su questo che stiamo puntando, e non vale solo per l'estate. Aumenteremo il tempo scuola dove non esistevano mense, dove non c'è il tempo pieno. Gli stanziamenti ci sono già". La scuola che ha in mente Valditara "deve essere costruita a misura di studente, come un abito ritagliato su di lui. I ragazzi vanno accompagnati da figure specifiche, aiutati se hanno fragilità e stimolati nei punti di forza".

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