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Energia

La sfida sempre più “green” di Polestar: si punta ad auto a impatto climatico zero entro il 2030

Il progetto Polestar 0 coinvolge dal 2021 un numero crescente di aziende impegnate a loro volta nello sviluppo di nuovi materiali sostenibili e processi produttivi 

Fino a pochi anni fa la quando si pensava alle auto e alla mobilità in generale, nessuno avrebbe mai pensato a quella elettrica. A dispetto di quello che si credeva, questo settore ha fatto passi da gigante grazie a veicoli sempre più efficienti e a uno sviluppo sistematico della rete di ricarica.

Il motivo della larga diffusione di queste vetture è che sono considerate meno inquinanti rispetto a quelle a benzina. Questo è vero, perché a differenza dei modelli endometrici, emettono il 69% di anidride carbonica in meno, ma comunque la rilasciano nell’aria. A questo si aggiunge che anche le fonti da cui si produce l’energia per ricaricare queste macchine proviene solo in parte, il 44%, da fonti rinnovabili. Dati che stanno facendo riflettere i produttori di macchine elettriche alla ricerca di alternative al 100% sostenibili. In tale scenario è apparsa Polestar. L’azienda automobilistica svedese che fa capo alla Volvo Cars e parte integrante dal 2010 del gruppo cinese Geely, da anni tiene sotto controllo queste problematiche in cerca di una soluzione.

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I dati raccolti da Polestar

La casa automobilistica dal 2020 sta raccogliendo dati sulle emissioni di anidride carbonica prodotte dalle sue auto, dal momento della produzione,  dell’utilizzo e del fine vita. Pur utilizzando materiali che nella realizzazione possono essere considerati più green come l’alluminio, il vetro e le fibre naturali impiegate per gli interni, comunque sono tutti legati all’emissione di anidride carbonica nell’ambiente.

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L’ambizioso progetto di Polestar

Alla luce dei dati raccolti negli ultimi due anni, l’obiettivo di Polestar è quello di raggiungere il completo annullamento dell’anidride carbonica entro il 2030 attraverso l’ambizioso progetto denominato “Polestar 0” che ha un ampio raggio d’azione.

La casa automobilistica, infatti, vuole ottenere questi risultati non limitandosi solo alla produzione delle macchine e alla loro messa in strada, ma anche agli aspetti collaterali conosciuti come emissioni di terzo livello che includono viaggi di lavoro, spostamenti dei dipendenti, smaltimento rifiuti, ecc.

Il primo passo in quella che può essere considerata una vera e propria sfida è arrivare entro il 2025 a trovare una soluzione, anche con l’aiuto di partner esterni, per annullare le emissioni legate a questo settore.

Successivamente nel biennio che va dal 2025 al 2027 il progetto realizzerà linee pilota per la ricerca di materiali e forniture green, contemporaneamente ci sarà la creazione del primo veicolo a 0 emissioni.

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Durante la terza fase (2027-2030) quella finale, ci sarà la progettazione e la realizzazione della macchina vera e propria e l’avvio della sua produzione su grandi volumi per la distribuzione a livello globale.

Senza dubbio è un progetto molto ambizioso, che una volta realizzato cambierà radicalmente il volto delle macchine elettriche e della mobilità sostenibile in tutti i suoi aspetti.

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