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Domenica, 28 Aprile 2024
Basket

L'Olimpia Milano fa la storia: batte la Virtus Bologna in Gara 7 e vince il trentesimo scudetto

Prestazione difensiva perfetta dei biancorossi nell'ultima sfida delle finali, ennesima partita spettacolare della serie

L’Olimpia Milano resta sul trono d’Italia. E' la trentesima volta in meno di novanta anni, una volta ogni tre stagioni, in serie A, vincono i biancorossi. La squadra di Messina si cuce sul petto la terza stella dopo una Gara 7 combattuta, sofferta, comandata e infine anche controllata. Un clinic difensivo memorabile. Nove punti concessi nel primo periodo, cinque nel terzo quarto, vincendo senza avere il sostegno del tiro da tre almeno fino a quando non si doveva certificare la vittoria. E allora sono arrivate anche le triple, di Shabazz Napier, di un monumentale Gigi Datome, legittimo MVP della serie, e poi di Billy Baron, uscito alla grande nel finale. Finisce 67-55, con i ragazzi di Giorgio Armani in festa.

La partita

L’Olimpia parte attaccando il ferro. I primi due canestri li segna Datome con tagli centrali. Bologna si affida sui cambi difensivi al gioco interno di Jordan Mickey. Sono suoi tutti i primi sei punti della squadra. Ma nel frattempo l’Olimpia costruisce in difesa i possessi che le permettono di schizzare a più sette, 13-6, dopo circa sei minuti. Il problema sono i due falli veloci fischiati a Melli che obbliga Coach Messina a ricorrere alla panchina prima del previsto. Dopo il time-out di Coach Scariolo, l’Olimpia alza il muro anche con il secondo quintetto che produce due palle rubate. Quando Hall e Shields attaccando il ferro si procurano due tiri liberi il vantaggio sale a 15 punti, prima della tripla conclusiva in transizione di Teodosic per il 21-9.
Nel secondo quarto, l’Olimpia costruisce 16 punti di vantaggio all’inizio del periodo, con Hines e un tiro libero di Napier. Poi però perde un po’ di ritmo, brucia il bonus subito, con il secondo fallo fischiato prima a Hall poi anche a Datome. Su una tripla di Cordinier, Bologna ritorna a meno 11 dopo tre minuti e mezzo. Dal time-out di Coach Messina, Milano esce centrando la prima tripla della partita, con Datome. Ma poco dopo su una tripla di Shengelia con i piedi per terra, Bologna tocca il meno dieci. La risposta è un canestro acrobatico di Shields. Poi arriva anche un prodigioso assist di Napier che manda a schiacciare Hines per il nuovo più 14. Ma l’attacco non ha il sostegno del tiro da tre, così dopo una tripla di Hackett, due tiri liberi e un lay-up di Shengelia il vantaggio è ridotto a nove punti con il secondo time-out di Coach Messina. Al rientro, è Ricci a segnare dall’angolo la tripla che allenta la pressione ma solo fino all’ultimo possesso che è ancora favorevole a Bologna, con una tripla di Shengelia che il nuovo meno nove, 38-29 alla fine del secondo.
Dopo l'intervallo, Milano torna in campo nervosa, per oltre tre minuti non segna. Tiene grazie alla difesa. Hackett con un fade-away dalla media riporta Bologna a meno sette. L’Olimpia risponde di energia, non di precisione. Segna due volte Melli, con una schiacciata su assist di Napier e un lay-up acrobatico. Il terzo periodo è dominato dalla stanchezza e quindi da percentuali di tiro basse. Bologna si mette a zona. Shields risponde con una tripla che restituisce l’inerzia della partita all’Olimpia, aggrappata alla sua difesa. Una tripla di Ricci per chiudere il periodo scava il più 14, 48-34 in un periodo che registra un parziale significativo, 10-5.
Nell'ultimo quarto, l’Olimpia avrebbe i palloni per l’allungo, ma continua ad essere imprecisa in attacco, poi Voigtmann commette il quinto fallo, ci sono anche un paio di palle perse. A 7:32 dalla fine, Shengelia firma il gioco da tre che riporta Bologna a meno nove. Qui entra in partita non solo con i suggerimenti ma anche con i punti Shabazz Napier. Prima segna da tre, poi dopo una prodigiosa difesa di Melli su Shengelia, mette anche il tiro dalla media del nuovo più 14. Bologna va all’assalto con la difesa a zona e i suoi veterani tutti in campo, Teodosic, Hackett e Belinelli. Il serbo mette la tripla che spezza il parziale. La seconda è quella del meno otto. L’Olimpia ha una replica feroce. Prima segna Billy Baron poi Datome dall’angolo e a 3:!5 dalla sirena è di nuovo più 14. Baron scava anche il più 15 con una seconda tripla, poi induce al fallo Hackett, va in lunetta e diventa il suo show. Milano dopo un clinic difensivo chiude in scioltezza. E’ lo scudetto numero 30, è la terza stella. E’ la storia.

La gioia di Messina

Raggiante Ettore Messina, al secondo scudetto consecutivo sulla panchina dell'Olimpia: "E' lo scudetto di un gruppo di giocatori che avevano mille motivi per essere insoddisfatti per minuti che non giocavano o per altri motivi, ma alla fine ha sempre trovato la forza di mettere da parte le situazioni personali pensare alla squadra. La dimostrazione è la partita di stasera, dove tutti ci hanno aiutato ed hanno avuti momenti utili, in difesa e in attacco. Poi è lo scudetto di uno staff di persone competenti ed in gamba, intendo lo staff tecnico ma non solo. Siamo enormemente grati ai tifosi per quello che ci hanno dato, non solo oggi, ma anche nei momenti difficili della stagione. Vincere rappresenta sempre una bellissima soddisfazione. Pochissimi avrebbero pensato che una squadra sarebbe stata in grado di vincere tutte le quattro partite in casa, anche io avevo tanti dubbi. Invece, questa è stata prestazione di grande coesione, si sono tuffati su ogni pallone vagante. E tutte le palle vaganti le abbiamo prese noi. Abbiamo fatto un po’ quello che avevamo già fatto in Gara 5, non li abbiamo aspettati, li abbiamo aggrediti”.
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