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Lunedì, 29 Aprile 2024
Nessun passo indietro / Spagna

Il bacio di Rubiales in bocca alla calciatrice: "Non mi dimetto, è falso femminismo"

Il numero 1 della Federcalcio spagnola non fa l'atteso passo indietro, dopo le polemiche per il bacio alla giocatrice della Spagna Jenni Hermoso durante la premiazione ai Mondiali. Intanto il governo ha già avviato tutte le procedure per portarlo davanti alla giustizia amministrativa e farlo sospendere dall'incarico

Nessun passo indietro, anzi: è andato all'attacco e ha promesso una battaglia contro il "falso femminismo". "Non mi dimetto. Non mi dimetto. Non mi dimetto. Ho ricevuto molte pressioni. Magari lunedì troveranno la formula per cacciarmi. Intendo difendermi e lottare sino alla fine". Sono parole di Luis Rubiales, che oggi ha aperto l'assemblea della Federcalcio spagnola e smentito così le indiscrezioni del quotidiano spagnolo El Pais che avevano anticipato che avrebbe lasciato la carica di presidente. Il numero 1 della Federcalcio spagnola annuncia che si batterà sino alla fine per difendersi dalle accuse di abusi sessuali, in seguito al bacio in bocca alla campionessa del mondo Jenni Hermoso durante la premiazione ai Mondiali in Australia, dopo il quale la Fifa ha aperto un procedimento disciplinare.

Rubiales ha chiesto scusa, ma non solo non ha fatto un passo indietro: ha annunciato azioni legali, addirittura citando alcune ministre: "La ministra Montero e la ministra Belarra - ha detto - hanno descritto questa azione come aggressione sessuale. Io mi chiedo: cosa pensano le donne realmente aggredite sessualmente? Come si devono sentire? A queste persone che mi hanno accusato di un delitto sessuale e che cercano di uccidermi pubblicamente dico che mi difenderò in tribunale, fino in fondo, fino alla fine". Quindi ha offerto la sua versione dell'ormai celebre bacio, dicendo che era "condiviso" dalla giocatrice.

"Lei per prima è venuta vicino a me, le ho detto di dimenticarsi del rigore sbagliato, ci siamo abbracciati. Quindi le ho chiesto un bacetto e lei mi ha detto che andava bene. È stato un gesto reciproco e consenziente. Il bacio è avvenuto col consenso. Davanti a 80.000 persone nello stadio e a milioni di persone in tv, davanti alla mia famiglia e alle mie tre figlie, non c'era alcun desiderio in quel bacio, era come baciare le mie figlie, né più né meno. Non c'era bramosia né alcuna posizione di dominio. È evidente, la gente lo sa. Ma la stampa e il falso femminismo di questo paese hanno dato una lettura diversa di questo episodio. Falsa".

E ora cosa succede? Il governo, poche ore dopo la scelta di Rubiales di non dimettersi, ha già avviato tutte le procedure per portare il capo della Federcalcio spagnola davanti alla giustizia amministrativa e farlo sospendere dall'incarico. Víctor Francos, il braccio destro del ministro dello sport e della cultura, il socialista Miquel Iceta, nonché presidente del consiglio superiore dello sport, annuncerà in una conferenza stampa le prossime mosse. La sua organizzazione invierà già oggi le denunce contro Rubiales al tribunale amministrativo dello sport, affinché inizino a essere esaminate. Un processo che dovrebbe portare alla sospensione del presidente della federazione. A quel punto, già lunedì, il consiglio potrà sospendere Rubiales, che verrebbe automaticamente sollevato. Le sue funzioni passerebbero a uno dei suoi vicepresidenti.

Intanto, il presidente del comitato nazionale di calcio femminile spagnolo, Rafael del Amo, ha rassegnato oggi le dimissioni in dissenso con la decisione di Rubiales di non rinunciare all'incarico. Del Amo, che è anche presidente della Federcalcio della Navarra, aveva già espresso il suo "più categorico e completo rifiuto della condotta" mostrata da Rubiales, sollecitandone le dimissioni. E aveva rappresentato la sua posizione al vicepresidente e al tesoriere del comitato nazionale di calcio femminile che hanno sostenuto la sua decisione.

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