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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Lazio, i conti non tornano. Due gare in cinque giorni nel crocevia della stagione

Troppi k.o. in campionato, con troppe rimonte subite: ora i biancocelesti sfideranno Milan e Bayern con l'obbligo di fare risultato, per non abbandonare le speranze di rientrare nel giro Champions e di non salutare la principale competizione europea

Decima sconfitta in campionato in ventisei uscite, quarto posto che si allontana e un inizio di mese decisivo. Il momento del sipario è ancora lontano, eppure per la Lazio i primi cinque giorni di marzo coincideranno con due sfide che potrebbero davvero rappresentare uno spartiacque in un’annata caratterizzate da più dolori che gioie. Prima arriverà la trasferta sul campo del Milan, match che in caso di sconfitta complicherebbe in maniera più o meno irreversibile la rincorsa dei biancocelesti ad un posto Champions. Competizione che, il martedì successivo, vedrà la squadra di Sarri in campo a Monaco di Baviera, per difendere l’1-0 dell’andata nella tana del Bayern.

Quella contro i rossoneri diventa anche una partita che dovrà segnare il cambio di rotta contro le formazioni che gravitano in posizioni di classifica migliori, che finora in Serie A hanno dispensato solo dispiaceri. Dei k.o. finora incassati nel torneo, infatti, sette sono arrivati al cospetto di Juventus, Milan, Inter, Bologna (due volte) ed adesso Fiorentina che ha pertanto operato il controsorpasso in graduatoria, senza dimenticare l’Atalanta con cui il bilancio stagionale è in parità (vittoria all’Olimpico e battuta d’arresto in Lombardia). E nell’economia della volata per un posto nelle competizioni europee 2024/2025, i punti lasciati per strada in quelli che sono annoverabili tra gli scontri diretti potrebbero pesare come un macigno.

Al bilancio fortemente in rosso scaturito dall’analisi di questi confronti, va inoltre aggiunto il saldo negativo nei match cominciati in vantaggio e chiusi pareggiando e perdendo. Problema che si è posto in due occasioni contro il Bologna in casa (1-2 dopo l’iniziale 1-0) ed adesso contro i viola, ma anche contro le piccole. A Lecce ed a Salerno sono arrivati due passi falsi per 2-1 maturati dopo aver segnato la rete che ha sbloccato il match, all’Olimpico contro il Monza ed a Verona due pareggi per 1-1 subendo la rimonta dopo il vantaggio. Sedici, pertanto, i punti disseminati qua e là non gestendo una situazione che aveva preso una piega favorevole. E di contro, nessun acuto dopo aver subito il primo gol nelle partite perse in trasferta, concluse sempre senza mettere in cassaforte punti quando gli avversari sono riusciti a trovare per primi la via del gol (unica eccezione in Champions, con l’affermazione per 2-1 a Glasgow centrata “ribaltando” il Celtic).

Tra un mese ci sarà il banco di prova della Coppa Italia, che vedrà i biancocelesti opposti alla Juventus, con il rischio tangibile di far diventare la “coccarda” tricolore l’unico traguardo raggiungibile per salvare l’annata. L’alternativa è rappresentata da un exploit stagionale nell’Europa che conta, o dal trovare un cura, rapida, ai mali stagionali della Lazio in campionato. A partire già dalla sfida di San Siro, con la speranza di riuscire innanzitutto ad accorciare la lunga lista di acciaccati alle prese con virus influenzali e problemi fisici.

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