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Sabato, 27 Aprile 2024
Gli scenari

Chi allenerà Juve e Inter nel 2023-24 se saltano Allegri e Inzaghi

In bilico la posizione dei tecnici di Juventus e Inter: ecco i possibili sostituti

Due panchine in bilico, una, forse, più dell'altra. Massimiliano Allegri a Torino e Simone Inzaghi a Milano, nell'ultimo periodo, non se la stanno certo passando bene. La Juventus, contro il Sassuolo, ha subìto la seconda sconfitta consecutiva in campionato dopo quella con la Lazio frenando così nella sua rimonta verso l'Europa, mentre l'Inter, con il Monza, ha incassato il quarto ko nelle ultime cinque giornate, l'undicesimo complessivo nell'attuale torneo di serie A. Rendimenti che, ovviamente, non stanno facendo felici né le due dirigenze né le due tifoserie, con le posizioni dei due tecnici non più così stabili. A rischiare di più, a onor del vero, è probabilmente Inzaghi, dato che la Juventus, senza la pesante penalizzazione per il caso plusvalenze, sarebbe tutto sommato terza in classifica in piena zona Champions. Ma anche Allegri non può stare così sereno.

Juventus, i possibili successori di Allegri

Partiamo da un presupposto: i risultati, in casa bianconera, sono considerati tutto sommato sufficienti, ma ciò che non convince è la proposta di calcio di Massimiliano Allegri. La sua Juventus, infatti, raramente è padrona delle partite, anche contro squadre inferiori per valori tecnici. Da qui la sensazione di risultati sempre in bilico, anche quando ci si aspetterebbe gare di più agevole gestione. Per rinsaldare la propria posizione e vedersi confermato sulla panchina bianconera, l'allenatore livornese dovrà quindi dar vita ad un finale di stagione in crescendo, che possa innanzitutto assicurare almeno un posto tra le prime sei in campionato e che, magari, possa portare in dote un trofeo tra Coppa Italia ed Europa League. Se ciò non dovesse accadere, il ribaltone non sarebbe poi così del tutto improbabile.

Diversi i nomi che, per un motivo o per l'altro, sono stati accostati alla panchina della Juventus. Nei mesi scorsi era circolato con insistenza il nome di Gian Piero Gasperini, che potrebbe lasciare l'Atalanta al termine della stagione. A giocare in favore del "Gasp" il suo passato bianconero: l'allenatore, negli anni '90 ed inizi 2000, ha infatti lavorato nel settore giovanile della Juventus, vincendo anche un torneo di Viareggio nel 2003. 

Il divorzio dal Tottenham ha inoltre riacceso i riflettori su Antonio Conte, alla guida della Vecchia Signora per tre stagioni dal 2011 al 2014, durante le quali ha conquistato tre scudetti e due Supercoppe italiane. Un ritorno che garantirebbe ambizione al progetto bianconero, con la Juventus che dovrebbe però far fronte all'elevato ingaggio percepito dall'ex commissario tecnico della Nazionale. Il grande sogno, infine, sarebbe quello che porta a Zinedine Zidane, fermo dall'estate 2021 dopo la conclusione della sua seconda esperienza al Real Madrid. Soltanto una suggestione ad oggi, che potrebbe però trasformarsi in qualcosa di più in caso di divorzio da Allegri.

Inter, i possibili successori di Inzaghi

Più in bilico, come detto, pare la posizione di Simone Inzaghi, che, almeno in campionato, sembra aver perso di mano la situazione, con l'Inter sprofondata in una profonda crisi che ha fatto scivolare i nerazzurri fuori dalla zona Champions. La società, al tecnico, chiede un piazzamento tra le prime quattro, ma questo potrebbe non bastare per salvare la panchina. Solamente un exploit in Champions League e in Coppa Italia potrebbe dare qualche chance di conferma all'ex allenatore della Lazio, il cui destino sarebbe altrimenti segnato.

In caso di divorzio, il nome che più piace alla dirigenza interista per il futuro è quello di Roberto De Zerbi, attualmente in Premier League al Brighton. L'ex tecnico del Sassuolo è infatti un profilo futuribile, capace, secondo il club nerazzurro, di garantire alla squadra un'identità di gioco moderna ed europea. Per strapparlo al Brighton, tuttavia, i nerazzurri dovrebbero versare nelle casse del club inglese i circa 10 milioni di euro della clausola rescissoria.

Tra i profili seguiti anche Thiago Motta, che sta facendo benissimo alla guida del Bologna, tanto da portare i rossoblù a sognare un posto in Europa. L'ex centrocampista conosce alla perfezione l'ambiente, dato che ha indossato la maglia nerazzurra per due stagioni e mezzo dall'estate 2009 al gennaio 2012. Sullo sfondo, poi, un altro tecnico che Milano la conosce bene: Diego Simeone, la cui lunga avventura all'Atletico Madrid potrebbe chiudersi a giugno. 

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