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Martedì, 30 Aprile 2024
Calcio

Guerra Russia-Ucraina: Stella Rossa con Gazprom e contro "l'isteria anti-Russia"

Zvezdan Terzić, direttore generale del club di Belgrado supportato economicamente dal colosso russo, contesta apertamente le decisioni di Fifa e Uefa. E i tifosi biancorossi manifestano la loro vicinanza cantando: "Serbi e Russi fratelli per sempre"

Mentre il conflitto Russia-Ucraina continua ad avere pesanti ripercussioni nel panorama sportivo internazionale, nella vicina Serbia c’è anche chi rivendica con orgoglio la vicinanza alla popolazione russa. E’ il caso della Stella Rossa Belgrado, storica polisportiva serba fondata nel 1945 che conta al suo interno oltre venticinque discipline sportive. Tra le punte di diamante del club c’è ovviamente la squadra di calcio, militante nel massimo campionato e da quattro anni vincitrice della SuperLiga oltre che, nel passato, di una Coppa dei Campioni.

E particolarmente chiare sull’argomento sono state le parole del direttore generale Zvezdan Terzić, che ha preso posizione in merito all’embargo sportivo nei confronti delle formazioni russe. “Non è giusto ciò che hanno fatto – come riporta il tabloid inglese Daily Mail – e adesso c'è un'isteria anti-russa in tutta Europa. La politica ha interferito oltre ogni ragione nello sport. Il popolo russo è vicino al popolo serbo e lo sarà sempre”. Un riscontro chiarissimo alle parole di Terzić arriva, in questo senso, dalla parte più calda del tifo della Stella Rossa. Il “Rusi i Srbi braća zauvek”, “Russi e Serbi fratelli per sempre”, ricorre regolarmente nei cori dei supporters nelle partite disputate dalla formazione biancorossa, ed ha accompagnato anche la presentazione delle squadre in campo in occasione dell’ultimo match dell’EuroLega di Basket vinto dalla formazione di Belgrado contro i baschi del Saski Baskonia.

Ma non è tutto. Infatti, la Crvena Zvezda è una formazione supportata economicamente dalla Gazprom, che compare non solo sulle maglie della formazione biancorossa, ma anche sui seggiolini dello stadio di Belgrado. “Non abbiamo ricevuto una richiesta per rimuovere il logo Gazprom – ha proseguito Terzić – e spero che ciò non accada. E’ nostro sponsor dal 2010 e ci ha sempre sostenuto anche quando avevamo grandi problemi finanziari. Senza di lui forse il club non esisterebbe più e non dimentichiamo ciò che ha fatto per noi”. In controtendenza quindi con la decisione presa dalla Uefa di tagliare i ponti con il colosso russo, come fatto anche dallo Schalke 04 – militante nella serie B tedesca – che ha rinunciato alla partnership economica eliminando il logo dalle casacche. Linea di condotta seguita anche da molte altre realtà sportive internazionali, come ad esempio l’Everton nella Premier League inglese, che ha chiuso le sponsorizzazioni con le holdings USM e la Megafon facenti capo a Alisher Usmanov, oligarca pro-Cremlino - con legami particolarmente stretti con il presidente russo Vladimir Putin – i cui beni sono stati congelati dall’Unione Europea.

La presa di posizione della Stella Rossa arriva inoltre in un momento particolarmente significativo, nella settimana cioè in cui il presidente Aleksandar Vučić ha dichiarato il voto favorevole della Serbia alla risoluzione dell’Onu – poi effettivamente espresso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite - che condanna l’invasione russa, rimarcando il sostegno all’integrità territoriale dell’Ucraina ma anche la precisa volontà di non sanzionare la Russia. Posizione, quella del paese balcanico, che resta comunque delicata, in un precario equilibrio dato dall’essere nella lista di attesa per l’ingresso in UE ma anche legato storicamente, per vicinanza e affinità di origine e credo religioso al popolo russo. Un ibridismo che, per i tifosi biancorossi, non è tale: i russi “braća zauvek”, e così sia. Senza fraintendimenti.

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