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Sabato, 27 Aprile 2024
La crisi

Juventus, fiducia (a tempo) ad Allegri: ecco fino a quando Agnelli è disposto ad aspettare

Bianconeri superati dagli israeliani del Maccabi Haifa e quasi fuori dalla Champions League: al tecnico serve una svolta, altrimenti il futuro è segnato

Una debacle clamorosa, l'ennesima di una prima parte di stagione da incubo. La Juventus, nella serata di ieri, martedì 11 ottobre, si è arresa per 2-0 ai modesti israeliani del Maccabi Haifa compromettendo, di fatto, il proprio cammino verso gli ottavi di finale di Champions League. A tenere ancora in vita i bianconeri, che adesso rischiano addirittura di chiudere il girone all'ultimo posto, soltanto la matematica. Ma la realtà è che, verosimilmente, il percorso della Vecchia Signora nella massima competizione continentale possa già dirsi prematuramente giunto al termine.

Una disfatta, quella di Haifa, che non giunge certo imprevista. La Juventus, malgrado l'illusione data dal doppio successivo consecutivo contro Bologna e gli stessi israeliani nella gara di andata, non è mai riuscita a far decollare il proprio rendimento, come emerge in maniera lampante osservando il cammino in campionato: appena tre vittorie in nove gare, un modesto ottavo posto in classifica e la vetta già distante 10 lunghezze. Un abisso, quello che separa i bianconeri dalle migliori formazioni d'Italia e d'Europa. Non solo nei risultati, ma anche, e soprattutto (e questo è l'aspetto più preoccupante) nelle prestazioni. "Mi vergogno", ha ammesso dopo il ko con il Maccabi lo stesso presidente Andrea Agnelli, che ha poi però ribadito la solidità della panchina di Massimiliano Allegri: "Il tecnico non si tocca, alla Juventus i conti si fanno a fine stagione".

Parole che, tuttavia, potrebbero essere soltanto di facciata. Difficile immaginare che il club, senza un'inversione di tendenza netta, possa confermare la fiducia ad un tecnico apparso, fin qui, incapace di dare la benché minima idea di gioco ad una squadra sfiduciata, spenta ed in balìa degli eventi. Ad Allegri, quella fiducia, sarà ribadita soltanto fino alla sosta per i Mondiali in Qatar. Dopo il 13 novembre, giorno in cui i bianconeri affronteranno la Lazio dell'ex (e prematuramente cacciato) Maurizio Sarri, si tireranno le somme: se il tecnico sarà riuscito a risollevare le sorti della squadra dopo una partenza horror bene, altrimenti, quel ribaltone invocato a gran voce da buona parte dei tifosi (sui social è tornato a spopolare l'hashtag #AllegriOut), potrebbe diventare realtà.

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