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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Lazio, operazione restyling tra modulo e scelte tecniche: come giocherà con Tudor

Le ipotesi sullo schieramento con cui il nuovo allenatore presenterà la squadra biancoceleste alla ripresa del torneo, dopo la pausa imposta dalle nazionali: prende forma la difesa a tre con un doppio trequartista alle spalle di un'unica punta

La pausa per la nazionali come spartiacque tra l’era Sarri e il nuovo corso. La Lazio, priva dei giocatori che hanno risposto alle convocazioni, ha cominciato a metabolizzare i cambiamenti portati in dote dal nuovo tecnico Igor Tudor, chiamato subito ad affrontare un trittico di impegni delicatissimo (Juventus in campionato ed in coppa, quindi il derby con la Roma). Poco il tempo a disposizione per conferire alla squadra la sua impronta, ma la sensazione è che l’allenatore croato farà ripartire i biancocelesti con un assetto diverso dal 4-3-3 con cui la squadra è stata sempre schierata dal suo precedessore.

D’altronde, la difesa a tre è sempre stata un marchio di fabbrica di Tudor, così disegnata nelle sue precedenti esperienze tanto in Italia quanto in Francia al Marsiglia. Ci sarà pertanto spazio per un centrale in più, aspetto che renderà sicuramente superiore il minutaggio di Casale, finito dietro nelle gerarchie dopo la crescita di Gila e la confermata affidabilità di Patric i quali hanno in più circostanze anche giocato insieme per far rifiatare Romagnoli. I binari laterali saranno di competenza delle due coppie di esterni bassi utilizzati da Sarri: a destra Lazzari ed a sinistra Marusic (con le alternative costituite da Pellegrini ed in seconda battuta da Hysaj) potranno così agire a tutta fascia.

Più delicata la situazione a centrocampo, con il rientrante Rovella e Guendouzi a cui verrebbero affidate le chiavi della mediana, con il ruolo di backup appannaggio di Vecino e Cataldi: un assetto che finirebbe per rendere particolarmente trafficato il settore della trequarti, dove nelle rotazioni rientraranno due degli interni generalmente collocati nel pacchetto di mischia (Luis Alberto e Kamada) ma anche gli esterni offensivi eventualmente riciclabili in pedine fruibili tra le linee. Il “Mago” ed il giapponese sono i due elementi che potrebbero trarre forse maggiore giovamento dalla posizione di sottopunte, alle spalle di uno tra Immobile e Castellanos. Ma in quel ruolo Tudor potrebbe anche proporre Felipe Anderson – libero di agire sul fronte sinistro – affiancato da Zaccagni, mentre meno naturale sembra invece l’esercicio di riconversione di Isaksen e Pedro. Diverse soluzioni per un’unica Lazio, ed un unico obiettivo: cambiare passo per recuperare il terreno perduto.

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