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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso

Pogba positivo al doping: trovate tracce di testosterone, sospeso in via cautelare

Se la positività dovesse essere confermata il centrocampista della Juventus rischia fino a 4 anni di squalifica. Arriva la risposta del club

Il giocatore della Juventus Paul Pogba è risultato positivo al testosterone in un controllo della prima giornata di campionato il 20 agosto, in occasione di Udinese-Juventus. 

Il trentenne centrocampista francese della Juventus alla Dacia Arena non era sceso neppure sceso in campo. Si trovava in panchina ed è stato sorteggiato per il controllo antidoping. Pogba è stato invece impiegato da Max Allegri nella seconda giornata di campionato, nel match Juventus-Bologna (1-1), quando è entrato in campo al 21' del secondo tempo e in Empoli-Juventus, nella terza giornata di campionato, entrato in campo al 16' della ripresa, chiudendo il match con un lieve problema muscolare.

Il centrocampista bianconero ora avrà tre giorni di tempo per richiedere le controanalisi. Se la positività dovesse essere confermata, il giocatore francese verrà giudicato dal tribunale nazionale antidoping. La squalifica arriva fino a due anni che però possono diventare quattro se viene accertata l'intenzionalità.

Intanto il tribunale nazionale antidoping ha sospeso temporaneamente il giocatore comunicando che le analisi hanno accertato la presenza di "metaboliti del testosterone di origine non endogena". E la Juventus ha risposto alla notizia tramite un comunicato stampa.

Capua (Figc): "Il sistema dei controlli funziona"

"Il sistema dei controlli funziona, il nostro laboratorio anti doping è il migliore di tutti, quindi è impossibile che abbia commesso errori. Tuttavia, mi auguro che la vicenda che coinvolge Paul Pogba venga chiarita il prima possibile nell'interesse del giocatore". Così all'Adnkronos Salute Giuseppe Capua, presidente dell'Anti doping della Federazione italiana giuoco calcio (Figc), commenta la positività al testosterone del numero 10 della Juventus.

L'intervista: "Il calcio è crudele, ma non mi arrenderò mai"

Solo qualche ora fa, in un'intervista rilasciata ad Al Jazeera, Pogba aveva parlato delle difficoltà incontrate negli ultimi anni (a causa dei continui infortuni) e della sua voglia di riscatto: "Volevo smettere. Il denaro cambia le persone. Può distruggere una famiglia. Può creare una guerra. A volte pensavo: non voglio più avere soldi. Semplicemente non voglio più giocare. Voglio solo stare con persone normali, così mi ameranno per quello che sono, non per la fama, non per i soldi. A volte è dura". Quindi il centrocampista ha risposto a chi lo ha criticato per le sue prestazioni sul campo: "Voglio fargli mangiare le loro parole. Voglio mostrare loro che non sono debole. Possono parlare male di me. Non mi arrenderò mai", ha detto. "Il calcio - ha spiegato - è molto bello, ma è crudele. Le persone possono dimenticarti. Puoi fare qualcosa di grande: il giorno dopo non sei nessuno".

La nota della Juventus: "Valutiamo prossimi passaggi procedurali"

"Juventus Football Club comunica che in data odierna il calciatore Paul Labile Pogba ha ricevuto, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, il provvedimento di sospensione cautelare a seguito dell'esito avverso alle analisi effettuate in data 20 agosto 2023. La Società si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali", si legge in una nota della Juventus.

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