"Kata è in Perù, sta bene": le parole del nonno della bimba scomparsa a Firenze
Una intercettazione telefonica apre una seconda pista nelle indagini sulla piccola, sparita il 10 giugno scorso
Una intercettazione telefonica apre una seconda pista nelle indagini sulla piccola, sparita il 10 giugno scorso
La storia di un imprenditore coraggioso che ha ricevuto i soldi del fondo di solidarietà per gli oppressi da racket e usura. Ad aiutarlo la Prefettura e "Sos Impresa"
Il blitz della Polizia di Stato ha portato all'arresto di otto esponenti del clan. Eppure, in Campania, i commercianti sono ancora obbligati a pagare il pizzo al Sistema
Intimoriti dalle minacce, sono stati costretti a consegnare parte del pescato del giorno, per un valore economico di circa 800 euro a settimana: Nei guai padre, figlio e un complice
Il ministro dell'Interno in prefettura per la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Presente anche il procuratore nazionale antimafia De Raho: "La paura non deve condizionare"
L’allarme sull’espansione del cosiddetto “welfare mafioso di prossimità” lanciato durante la presentazione della Relazione annuale 2020 su racket e usura nell’emergenza legata al Covid-19
In un'intervista a Repubblica Francesco Greco ha parlato dell'odissea giudiziaria vissuta dal padre, che mercoledì scorso si è tolto la vita: ''La sentenza di assoluzione era il caposaldo della sua difesa. Lo Stato ha fatto peggio della mafia''
La storia di Rocco Greco, imprenditore simbolo della lotta al racket. "Denunciare i boss del pizzo mi è costato caro", continuava a ripetere ai familiari
Lasciano il carcere 21 dei 58 presunti boss ed estorsori agrigentini arrestati il 22 gennaio su ordine della Dda di Palermo. Il tribunale del Riesame ha infatti annullato le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip
"Denunciare conviene", diceva Salvatore Castelluccio quando rifiutò di pagare il pizzo al boss locale che gli chiedeva 2000 euro al mese. Ora le istituzioni e i clienti lo hanno abbandonato, dice
In carcere la presidente dell'associazione, la sua segretaria e due dipendenti di Palazzo Carafa per la gestione dei fondi pubblici. Sette interdittive, 40 indagati