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Martedì, 30 Aprile 2024
Cyber crime

Cosa sono i "rapimenti virtuali" e cosa c'entrano intelligenza artificiale e clonazione vocale

Il fenomeno è in crescita negli ultimi mesi: i criminali raccolgono informazioni sui social delle proprie vittime e replicano voce e pianto delle persone

L'intelligenza artificiale, il machine learning, ma più in generale le nuove tecnologie sviluppate dall'uomo, sono un'arma a doppio taglio. Indispensabili per guardare al futuro e al progresso tecnico e scientifico, ma pericoloso scrigno di strumenti che i criminali informatici possono utilizzare per compiere truffe ed estorsioni.

In particolare, c'è un nuovo tipo di crimine che si sta diffondendo negli ultimi mesi e che sfrutta proprio le enormi potenzialità dell'intelligenza artificiale per far cadere le vittime nella propria rete. Alcuni criminali informatici stanno utilizzando l'AI per clonare la voce delle persone, un fenomeno che sta portando alla crescita esponenziale del cosiddetto "rapimento virtuale". A mettere in guardia sul pericolo, non troppo remoto, sono i ricercatori della Trend Micro, azienda che si occupa di sicurezza informatica.

C'è un esempio concreto: lo scorso mese di aprile, in Arizona, una donna ha ricevuto una telefonata nella quale un anonimo diceva di aver rapito la figlia. Grazie a strumenti di intelligenza artificiale, il criminale era riuscito a replicare la voce e il pianto della bambina da far ascoltare alla madre. Per fortuna, prima del pagamento richiesto, la vittima ha potuto verificare che sua figlia fosse al sicuro e che non fosse stata rapita. La polizia ha poi identificato la telefonata come una comune truffa.

Come funzionano i "rapimenti virtuali"

I cyber criminali utilizzano un modus operandi consolidato: raccolgono informazioni dai social riguardo alle vittime e ai loro cari, incluse foto e filmati. Successivamente, con strumenti tecnologici riescono a replicare la voce delle persone e a riprodurla in maniera più accurata possibile. Questo processo, definito "clonazione vocale" si attua quando la biometria vocale è utilizzata per compiere estorsioni o frodi.

Gran parte del lavoro in questo schema di attacco può essere ulteriormente automatizzato con strumenti di intelligenza artificiale. Utilizzando un chatbot, un cybercriminale può fondere grandi set di dati di potenziali vittime con altri elementi come la geolocalizzazione.

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