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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Belve, Emma Bonino parla dell'aborto a 27 anni: "L'esperienza più dolorosa"

La politica racconta la sua vita a Francesca Fagnani, a partire dal suo pensiero sull'avere dei figli e passando per il rapporto con Pannella

La prima ospite di Francesca Fagnani a "Belve" è Emma Bonino, guarita da un tumore dopo ben 8 anni di cure. La conduttrice incalza per bene la protagonista dell'intervista, così da dare al suo pubblico un quadro dettagliato sulla vita presente e passata della politica, una delle figure più importanti del radicalismo liberale italiano. 

L'esperienza dell'aborto

Emma Bonino ammette di sentirsi una bestia ogni tanto, ma se dovesse scegliere una belva sarebbe un mulo perché: "Mio padre diceva sempre che sono più testarda di un mulo". L'ospite chiede ironicamente di amarla di meno e votarla di più in quanto ottiene sempre il 3% di voti, e poi confessa che la sua vera passione è da sempre la politica. "Come sarebbe andata con 10 cm in più di altezza?", chiede la Fagnani, alla quale risponde: "Essere bassini non è un grande aiuto. Nel 2006 Prodi mi chiamò al governo e mi disse: 'Che Ministero vorresti?' e io risposi: 'Quello della difesa'. Lui rimase basito come se gli avessi chiesto di andare sulla Luna. La voce si sparge, passo a Montecitorio e tutti ridono perché non avevo il fisico, come se il Ministro della difesa di oggi fosse una specie di Lawrence D'Arabia". Quando la conduttrice le chiede dei suoi pregi e difetti, l'ospite afferma: "Sono credibile, affidabile e cocciuta, ma vado in ansia spesso, l'ultima volta per venire qui a Belve". 

La vocazione politica di Emma Bonino nasce da un evento doloroso. Siamo nel 1974, lei resta incinta e decide di abortire. La donna spiega il motivo: "Avere figli vuol dire dirsi per sempre, perché in una relazione con un adulto puoi anche separarti. Un figlio è per sempre. E io questo per sempre dentro non ho mai avuto il coraggio di dirmelo. Dopo l'aborto mi è capitato di avere in affido due ragazze e forse il mio desiderio di maternità si è esaurito con questa esperienza". La sua esperienza di aborto è stata molto dolorosa perché lo stesso medico che le aveva sbagliato la diagnosi - per quest'ultimo era sterile - le offrì di abortire clandestinamente a un prezzo molto alto: "1 milione", esclama l'ospite.

Lei poi si rifiuta, va in un consultorio gestito da una rete di militanti radicali e da lì parte la sua missione: "Quello che mi ha segnato di più è l'umiliazione. 'Ma perché mi deve capitare questo? Io non ho fatto niente', mi dicevo. L'umiliazione è stata talmente forte che mi sono detta: 'Per nessuna donna mai più una cosa del genere'. L'umiliazione è stata quella di andare di notte di nascosto a cercare il dottore e tornarmene in treno. Mi chiedevo: 'Perché devo subire questo?'". Francesca Fagnani continua sull'argomento: "Da lì ha deciso di accompagnare alcune ragazze per abortire in maniera meno umiliante. Lei non era medico e si è presa una responsabilità enorme". La Bonino commenta: "Quando ero in esilio in Francia, perché ad un certo punto è arrivato un mandato di arresto anche per me, le attiviste avevano imparato una tecnica in Cina dai medici a piedi scalzi, una tecnica che ora viene usata in tutti gli ospedali. Non avevo paura di prendermi questa responsabilità, ma ovviamente mi sentivo responsabile e infatti verificavo bene che si trattasse dell'inizio di una gravidanza e la ragazza non fosse troppo avanti con i mesi".

Il rapporto con Marco Pannella e la politica

Lei a quel punto era già una militante e aveva conosciuto Marco Pannella. Con altri militanti decide di autodenunciarsi per procurato aborto, ma il maresciallo che avrebbe dovuto arrestarla si rifiuta di farlo: "Mi disse il presidente del seggio a cui mi consegnai che ero una brava ragazza e non voleva arrestarmi, ma io gli risposi: 'Io sono qua per farmi arrestare, lei mi faccia il piacere di farlo, altrimenti la denuncio per omissione d'ufficio. Finalmente il carabiniere mi arresta. Lo volevo davvero". La donna poi racconta della guarigione dal tumore che per 8 anni l'ha seguita ovunque senza essere invitato: "Continuerò ad andare avanti fin dove mi reggeranno le forze, spero a lungo. Anzi,vi voglio dare una bella notizia: sono guarita dal tumore. Devo fare ancora una tac di conferma, ma dopo 8 anni se ne è andato. Il male mi ha insegnato la pazienza di far passare il tempo" La conduttrice poi le fa notare che ogni volta che c'è un'elezione il suo nome esce sempre e lei ribatte: "Eh, mi dispiace, non so che farci. Nella vita come nella politica c'è un tempo per ogni cosa e il mio tempo era il '99. Adesso fate voi. Io sono stata una radicale da sempre, una liberale a tutto pieno e sono una garantista. Non ho sentito nessun imbarazzo a passare dal centro destra al centro sinistra".

"Perché è sempre rimasta in secondo piano?", chiede la Fagnani, e lei risponde: "All'epoca non ero pronta, perché sono entrata in politica da totale ignorante. Quindi non mi sentivo all'altezza. Non direi di aver vissuto nell'ombra di Pannella, eravamo di due generazioni e culture diverse. Ho imparato molto da lui, ma il mio vero tutor è stato Gianfranco Spadaccia". Su Marco Pannella dice: "È stata una rottura unilaterale, da parte sua, non ho mai capito perché e poi sono andata avanti, ma certo in alcune occasioni la sua capacità di inventiva mi manca. Io non ce l'ho. Non ho capito il motivo dell'allontanamento, ma forse mi ha fatto così male che ho solo voluto cambiare subito pagina e pensare ad altro. Prima che morisse avrei voluto chiedergli: "Ma che ti prende? Lui disse che ero una burocrata reale. Il nostro rapporto è durato a lungo perché non ci sono mai state complicazioni sessuali, a lui sicuramente non piacevo, e lui non piaceva a me".

Infine, Emma Bonino parla dei suoi amori passati: "Quando arrivavano persone nuove nel partito alcune ci provavano, ma a me non interessava. Io sono poco fisica. Non si sono manifestati molti uomini, a volte penso non mi sia sposata perché nessuno me lo ha mai chiesto seriamente. Sono una specie di virtuosa per mancanza di tentazioni. L'amore più grande della mia vita si chiamava Roberto Cicciomessere e l'ho amato davvero molto, mi ero fatta tutta una fiaba da sola, ma dopo 10 anni prende e se ne va. Io mi chiedevo perché e poi ho scoperto che si era innamorato di un'altra. Dopo l'Università, l'ospite fa due esperienze di comune, ma niente amore libero. La Fagnani la credeva più trasgressiva, ma lei dichiara: "Ma sta scherzando? Oddio. Trasgressioni no, sono una tabagista ma non va più di moda. So che fa male e mi dispiace tanto, però a me calma. Mi sono fatta solo una canna durante una conferenza stampa con Pannella e altri che avevano pensato di fumare in pubblico. Abbiamo attrezzato la sala con piante di cannabis. Comincia a fumare il primo, poi il secondo, poi tocca a me, ma a me questa cosa bagnata e un po' molliccia non mi è piaciuta. L'ho fatto perché si doveva fare".

Prima di concludere l'intervista, l'ospite confessa: "Quando sono da sola mi deprimo e mi viene da piangere, è il mio modo di sfogarmi. Da un bel po' non mi succede. Ho avuto la vita più meravigliosa che potessi aspettarmi e come tutte le vite ci sono momenti belli e brutti. Il dolore più forte della mia vita è stato la morte di mia madre. Le vorrei dire: 'Guarda mamma, tu hai controllato tutta la mia ansia e mi hai sempre sostenuto, e io ce l'ho fatta". 

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