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Sabato, 27 Aprile 2024
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'La casa di carta 3', finito il countdown: la banda riparte da Panama

L'attesissima terza stagione della serie tv spagnola è disponibile su Netflix da venerdì 19 luglio

Il countdown è finito. Torna su Netflix la banda guidata dal 'Professore' - tra conferme e new entry -, pronta per un nuovo colpo dopo quello alla Zecca di Stato spagnola. 'La Casa di Carta 3' è disponibile da venerdì 19 luglio in oltre 190 Paesi. 

Li avevamo lasciati nei paradisi tropicali a godersi il bottino e la libertà ed è lì che li ritroviamo, ma le tute rosse e le maschere con il volto di Salvador Dalì resteranno appese al chiodo ben poco. L'indole di Tokyo (interpretata da Ursula Corbero), sempre alla ricerca di nuovi stimoli, la porta a voler abbandonare l'atollo panamense in cui viveva il suo esilio dorato con l'amato Rio (Miguel Herran), e sarà proprio lui, per amore, a commettere una leggerezza che lo metterà nei guai e costringerà la banda a riunirsi e a progettare un un nuovo colpo, ancora più ambizioso e apparentemente irrealizzabile del primo. 

"Quello che succede all'inizio della terza stagione non è colpa del mio personaggio - dice Ursula Corbero, come riporta l'Adnkronos - E' colpa del Professore (interpretato da Alvaro Morte). Pensare di poter lasciare Tokyo su un'isola deserta due anni è una follia". Sarà una Tokyio "meno bambina e più donna, più paziente ma con la stessa fiamma itnerna pronta a riaccendersi se qualcuno la provoca". 

Inizialmente il terzo capitolo non era nemmeno previsto ma poi il successo travolgente e globale dei primi due ha convinto tutti. "Forse la Spagna non era pronta per 'La Casa di Carta' ma il mondo lo era. In realtà neanche noi ci aspettavamo un successo così. Con la maschera di Dalì diventata simbolo di rivoluzione e resistenza", confessa Jaime Lorente, che nella serie è Denver.

Netflix, che ha voluto produrre direttamente la terza stagione, ha investito parecchi soldi, mettendo un budget più alto a disposizione della serie spagnola creata da Alex Pina e diretta da Jesus Colmenar. "Abbiamo avuto dei giocattoli nuovi ma le regole del gioco sono rimaste le stesse e il clima sul set era lo stesso delle prime due stagioni", assicura Esther Acebo, nella terza serie l'ex ostaggio Monica Gaztambide che dopo essersi innamorata di Denver si è unita alla banda con il nome di Stoccolma.

Dalle precedenti stagioni tornano anche i personaggi di Berlino (Pedro Alonso), Nairobi (Alba Flores), dell'ex ispettore Raquel Murillo, ora compagna del Professore con il nome di Lisbona (Itziar Ituno), di Helsinki (Darko Peric) e dell'ex ostaggio Arturo, che tiene conferenze motivazionali sulla base della sua esperienza di sopravvissuto ai terroristi, che odia con tutto se stesso, anche perché si sono portati via la sua ex compagna Monica (che era incinta di lui e che ora cresce il piccolo Cincinnati con Denver). Ma ci sono anche diversi debutti: oltre a Marsiglia, arrivano Palermo (Rodrigo de la Serna), Alicia (Najwa Nimri) e Bogotà (Hovik Keuchkerian).

I ruoli femminili hanno un peso grande nella terza stagione, tanto da far parlare qualcuno di serie matriarcale: "Veramente – ribatte Tokyo – il matriarcato dura poco nella serie. Non credo che questa sia una serie particolarmente femminista. Ma ha personaggi femminili molto ben scritti e potenti. Ci sono diversi ruoli di primo piano per le donne nella serie, questo sì. E non accade spessissimo. Sono donne che non si limitano ad essere al fianco di un uomo, hanno una loro vita, una loro personalità forte, le loro idee. Che poi è come nella realtà".

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