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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il Volo rompe il silenzio dopo gli insulti a Sanremo: "Ci hanno chiamato m.....e"

Piero, Ignazio e Gianluca hanno aspettato alcuni giorni prima di commentare gli insulti pesanti ricevuti da alcuni giornalisti. Le loro parole su Instagram

Il Festival di Sanremo è finito, ma le polemiche ancora no. Ultimo sta cercando di scaricare la rabbia e di guardare avanti, Mahmood cerca di godersi la tanto criticata vittoria. E Il Volo? Anche i terzi classificati di questa 69esima edizione del Festival di Sanremo non sono stati risparmiati dalle critiche, anzi, sono stati pesantemente attaccati da alcuni giornalisti presenti in sala stampa. 

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A differenza di Ultimo che è subito sbottato, contro i giornalisti, i ragazzi de Il Volo sono rimasti in silenzio e il loro atteggiamento è stato elogiato da molti personaggi dello spettacolo, tra cui Fiorello, Silvana Giacobini e Marino Bartoletti. 

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Vorrei sottolineare la dignità, la sportività e la maturità con cui questi ragazzi hanno accettato il terzo posto. [...]Sentire in una sala stampa dei giornalisti urlare ‘Andate in galera’ […] è assolutamente inaccettabile. Dal punto di visto deontologico e della civiltà”, ha tuonato Bartoletti a La vita in diretta. Dello stesso parere la Giacobini che ha applaudito, in particolare, al modo con cui Ignazio ha acclamato Mahmood al momento della proclamazione. 

E poche ore fa, a parlare, sui social, sono stati anche i 3 diretti interessati, Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. Con un lungo post su Instagram, i cantanti de Il Volo hanno spiegato:

"Abbiamo avuto bisogno di qualche giorno per essere lucidi e dire la nostra su quanto accaduto. Alcuni giornalisti (ed è bene dire solo alcuni) ci hanno pesantemente insultato. Hanno usato parole come 'm...e', 'va........o', 'in galera' che consideriamo come il frutto di una vera forma di bullismo, di sfottò da stadio".

Sulla scelta di non parlare, poi, nello stesso post, i terzi classificati al Festival di Sanremo hanno ancora aggiunto:

"In 10 anni abbiamo ricevuto molte critiche sulla nostra musica, sul genere che cantiamo, siamo stati accusati di essere arroganti e spocchiosi. Non abbiamo mai dato importanza a tutto ciò. [...]. Quando vediamo dei video che testimoniano la cattiveria e la poca umanità da parte di persone che potrebbero essere nostri genitori, ci dà fastidio. Fastidio perché ogni artista deve avere il proprio spazio di espressione musicale. […] vedere qualcuno che sbraita ‘in galera’ è molto irrispettoso, nei nostri confronti ma soprattutto nei confronti della libertà di espressione”.

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