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Sabato, 27 Aprile 2024
Televisione

Fuorionda Striscia, cos'è e come funziona la "bassa frequenza" che ha incastrato Andrea Giambruno

Cosa c'è da sapere sullo strumento utilizzato dal tg satirico per registrare quanto avviene in uno studio televisivo, come successo con il giornalista Mediaset

I fuorionda di Andrea Giambruno, costati al giornalista la sospensione dal programma di Rete 4 Diario del giorno e, soprattutto, la fine della sua relazione con la premier Giorgia Meloni, sono solo gli ultimi di una lunga serie di audio che caratterizzano il programma Striscia la notizia. Correva l'anno 2017, per esempio, quando un audio intercettò un furioso Flavio Insinna durante il programma di Rai1 Affari Tuoi e ancora a un periodo precedente risalgono le storiche sfuriate di Emilio Fede nella redazione del Tg4. Ma come fa Antonio Ricci e la sua squadra a entrare in possesso di un materiale del genere? Come funzionano le registrazioni all'insaputa dei diretti interessati?

"Andrea Giambruno sta sotto un treno. È preoccupato per due motivi" 

Come fa "Striscia la notizia" a registrare i fuorionda: il caso Giambruno

Il Corriere ricostruisce il meccanismo attraverso cui Striscia la notizia riesce a registrare o riprendere questo o quel personaggio in uno studio televisivo quando il programma non è in onda. Lo strumento in questione si definisce "bassa frequenza", una sorta di circuito chiuso che collega le varie regie degli studi e consente, appunto, di registrare tutto ciò che avviene in quell'ambiente, gaffe comprese. 

Nel caso specifico di Andrea Giambruno che nel secondo fuorionda non è mai inquadrato, è circolata pure l'ipotesi che il giornalista sia stato registrato di nascosto da parte di qualcuno della redazione di Diario del giorno per poi passare il materiale alla redazione di Striscia. L'idea, però, è stata scartata per via della nitidezza dell'audio proveniente proprio da un microfono che ha registrato anche la risposta del conduttore a chi gli faceva notare che quello che diceva sarebbe potuto finire negli archivi di Striscia: "Che ho detto, raga? Daaaai, si ride e si scherza", ha minimizzato lui. Dal canto suo, Antonio Ricci è intervenuto nel dibattito ammettendo di avere con sé gli audio da qualche mese e di averli utilizzati dopo aver letto l'intervista dell'ex first gentleman al settimanale Chi: "Siccome sono un laico, specie in estinzione, ho una naturale diffidenza verso i nuovi santi, ricorderete il 'Caso Soumahoro'. Ho pensato subito di utilizzare l'antidoto. Da una fortunosa pesca estiva avevo due fuorionda del giornalista in frigo. Li ho usati. Così come son solito fare...". E l'effetto è deflagrato nel giro di poche ore, potente come sempre.

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