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Lunedì, 29 Aprile 2024
La storia incredibile / Stati Uniti d'America

Adottano bambina di 6 anni ucraina, ma poi scoprono che era una donna nana

I genitori hanno denunciato che la finta bambina avrebbe anche minacciato di uccidere i loro altri figli. Un documentario dal titolo The Curious Case of Natalia Grace racconta l'assurda vicenda

Credevano di aver adottato una bambina di sei anni proveniente dall'Ucraina, ma la piccola ha da subito mostrato atteggiamenti strani che hanno fatto impensierire la coppia. I genitori adottivi sono rimasti poi sotto shock quando hanno scoperto che in realtà si trattava di una persona adulta, affetta da nanismo, che addirittura, sostengono, avrebbe minacciato di uccidere i loro altri figli. Sembra la trama di un film ma è una storia vera accaduta in Indiana, negli Stati Uniti. Il fatto risale al 2010 ma ora è tornato alla ribalta perché il canale Investigation Discovery gli ha dedicato un documentario: The Curious Case of Natalia Grace (Il curioso caso di Natalia Grace).

Come racconta il Daily Mail, Michael Barnett e sua moglie Kristine adottarono Natalia il 26 aprile 2010, credendo fosse una bambina di sei anni. Ma le cose hanno preso rapidamente una brutta piega e i due hanno raccontato che la presunta bambina era diventata violenta. A quel punto, e in base anche ad altri indizi, hanno iniziato a sospettare che fosse un'adulta che si spacciava per una bambina. I due hanno denunciato la cosa ma erano ancora legalmente responsabili della presunta bambina, e quindi hanno presentato una petizione a un tribunale per modificare l'anno di nascita di 14 anni, petizione che è stata accolta nel 2012, cambiando legalmente l'età della nana di origine ucraina da nove a 23 anni.

La coppia ha detto che la donna, durante la sua permanenza nella loro casa, avrebbe "minacciato di accoltellare" i loro figli. "Ha cercato di avvelenare e uccidere mia moglie", ha dichiarato Michael, "una notte ho aperto gli occhi e Natalia era in piedi ai piedi del letto con un coltello in mano". "Non mi sentivo assolutamente al sicuro con Natalia", afferma il figlio Jake nel documentario.

I Barnett dopo la scoperta cacciarono di casa la finta bambina dopo averle procurato un appartamento, e per questo furono accusati di negligenza nei confronti di un minore, accusa da cui sono stati poi scagionati quando è venuta alla luce la verità. Michael Barnett nel trailer del documentario afferma che Natalia Grace è una "adulta sociopatica mascherata da bambina", e viene ripreso mentre singhiozza e prende a pugni il pavimento, tremando di rabbia, mentre urla che i membri della sua famiglia sono stati "tutti abusati". "Siamo stati tutti abusati. Odio tutto questo", grida.

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