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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il 18 marzo la giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid

Approvato all’unanimità il disegno di legge che istituisce la ricorrenza per “conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone decedute”: un anno fa la foto simbolo dei mezzi militari che trasportavano i feretri fuori da Bergamo

Era un anno fa, il 18 marzo 2020: una colonna dei mezzi dell’esercito attraversava Bergamo, deserta, con a bordo i feretri delle vittime del coronavirus, per portarli in altre città perché il cimitero cittadino non aveva più posto. Un’immagine che resta indelebilmente scolpita nella memoria di tutti gli italiani e che ha fatto il giro del mondo, simbolo di quei primi, tragici giorni di pandemia. 

Il 18 marzo diventa ufficialmente la giornata nazionale per le vittime del Covid. È stato infatti approvato all’unaminità il disegno di legge che istituisce la ricorrenza per "conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone decedute": così ha votato la commissione Affari costituzionali del Senato, in sede deliberante, dopo aver ottenuto il parere favorevole della commissione Bilancio su un emendamento “tecnico”, l’ultimo step prima dell’ok definitivo. Il passaggio alla sede deliberante era stato chiesto ieri alla conferenza dei capigruppo per ‘bypassare’ di fatto l’esame in Aula. La Camera dei deputati aveva già dato il via libera lo scorso luglio.

Il 18 marzo la giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia da coronavirus

Domani il presidente del Consiglio Mario Draghi sarà a Bergamo, per partecipare alle celebrazioni in occasione della giornata. 

Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha inviato una lettera a tutti i sindaci affinché domani partecipino al minuto di silenzio da osservare alle 11, in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del presidente del Consiglio Mario Draghi, al cospetto della bandiera italiana a mezz’asta. “Testimoniare il nostro essere uniti, il nostro stare insieme come sindaci, senza distinzione di appartenenze geografiche o politiche, è un segnale importante di fiducia e di speranza da trasmettere alle nostre comunità ancora fortemente provate da questa triplice emergenza sanitaria, economica e sociale - ha scritto Decaro - Per questo vorrei chiedervi di condividere un gesto in comune. In concomitanza con l’arrivo a Bergamo del Presidente del Consiglio dei Ministri, prevista per le ore 11 di domani, ritroviamoci davanti ai nostri municipi, indossando la fascia tricolore, per osservare un minuto di silenzio al cospetto della bandiera italiana esposta a mezz’asta”, conclude Decaro.

L'approvazione all'unanimità 

Dario Perrini, senatore del Pd e presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, ha sottolineato l’importanza dell’approvazione all’unanimità, in sede deliberante, dell’istituzione della giornata, come pure, ha aggiunto, “è importante che sia stato approvato l'ordine del giorno che impegna il governo a prevedere forme di indennizzo o sostegno in favore degli operatori sanitari e socio-sanitari deceduti o che hanno riportato lesioni o infermità di tipo irreversibile a causa dell'infezione da Covid”. 

 "L'approvazione in Senato della legge che istituisce il 18 marzo la Giornata nazionale in memoria delle vittime di Covid è per me motivo di profonda commozione essendone primo firmatario e promotore. Grazie al comune sentire dei partiti rappresentati in Parlamento, l'Italia ricorderà ogni anno chi non ce l'ha fatta nella ricorrenza di quell'immagine con i camion militari incolonnati sulle strade di Bergamo con i feretri”, ha detto il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè, primo firmatario e promotore della legge. “La presenza del presidente del Consiglio, Mario Draghi, in occasione del primo anniversario del 18 marzo a Bergamo, è la più alta testimonianza di come tutta l'Italia onorerà la memoria delle vittime del Covid. Mi sento in dovere di essere grato a tutti coloro che, all'unanimità alla Camera e al Senato, hanno contribuito affinché si giungesse al risultato dell'approvazione della legge a ridosso del 18 marzo”. 

Le misure per la giornata in ricordo delle vittime del Covid

Il disegno di legge appena approvato sull’istituzione della Giornata internazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus si compone di sei articoli e prevede tra le altre cose un “minuto di silenzio in tutti i luoghi pubblici e privati', e spazi audio e video sul servizio pubblico”. È previsto poi che i dipendenti della pubblica amministrazione (ma possono partecipare anche i dipendenti del settore privato)  “possono delegare l'amministrazione di appartenenza ad effet­tuare una trattenuta di importo corrispon­dente alla retribuzione loro spettante per una o più ore di lavoro in favore del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica” per sostenere la ricerca scientifica.

Stato, regioni, province e co­muni “possono promuovere, nell'ambito della loro autonomia e delle rispettive compe­tenze, anche in coordinamento con le asso­ciazioni interessate, iniziative specifiche, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti comuni di ricordo, volti a com­memorare la memoria di coloro che sono deceduti a causa dell'epidemia di coronavi­rus, favorendo in particolare le attività e le iniziative rivolte alle giovani generazioni”.

Anche le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, nell'ambito della loro autonomia, possono promuo­vere “iniziative didattiche, percorsi di studio ed eventi dedicati alla comprensione e al­l'apprendimento dei temi relativi alla diffu­sione dell'epidemia di coronavirus e all'im­pegno nazionale e internazionale profuso per il suo contenimento e per garantire assi­stenza alle comunità e alle persone colpite”, mentre “la società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multime­diale, secondo le disposizioni previste dal contratto di servizio, assicura adeguati spazi a temi connessi alla Giornata nazionale nel­ l'ambito della programmazione televisiva pubblica nazionale e regionale”. La Rai ha già predisposto una programmazione dedicata su tv, radio e digital. 

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