Aeroporto di Linate intitolato a Berlusconi, l'idea che piace a Salvini
La proposta lanciata dall'ex sindaco di Milano Albertini viene presa in considerazione dal ministero dei Trasporti. L'ex governatore lombardo Formigoni rilancia: "Meglio Malpensa"
Dopo la morte di Silvio Berlusconi sono molte le amministrazioni locali che fanno a gara per rendergli omaggio intitolandogli strade o piazze. Il Comune di Apricena (Foggia) e quello di Ascoli Piceno hanno battuto tutti sul tempo. In Puglia già varata una delibera di Giunta per rinominare l'attuale via Modena in via Silvio Berlusconi. Sulla stessa scia l'amministrazione marchigiana. Più in "grande" il Comitato Ponte Subito ha proposto di dedicargli, una volta realizzato, il Ponte sullo Stretto di Messina. Più concreta l'idea di intitolare al fondatore di Forza Italia l'aeroporto di Linate. Avanzata dall'ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, è presa in considerazione dal ministero dei Trasporti. Fonti interne al Dicastero guidato da Matteo Salvini fanno sapere che c'è "grande interesse della proposta di intitolare a Silvio Berlusconi l'aeroporto di Linate, un'idea che ha preso forza nelle ultime ore. Sarà cura del Mit fare ulteriori approfondimenti e verificare anche la volontà della famiglia".
L'idea però non piace a tutti. L'ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni all'AdnKronos rilancia: "Se si scegliesse un aeroporto sarebbe più adeguato Malpensa. Mentre Linate esiste da cent'anni, il moderno Malpensa lo abbiamo fatto io e Berlusconi, lui da presidente del Consiglio, io da presidente di Regione. Quindi era il suo aeroporto, oltre che il mio". L'intitolazione di un aeroporto avrebbe poi un altro vantaggio: "A differenza di una via o una piazza, non ci sono regole su quanti anni devono passare dalla morte, quindi non sarebbe necessaria alcuna deroga. Basta una decisione dell'Amministrazione".
Dedicare al fondatore di Forza Italia uno scalo sarebbe infatti anche un modo per vincere le resistenze dell'attuale sindaco di Milano Giuseppe Sala. Il primo cittadino ha infatti detto chiaramente di non essere intenzionato a chiedere una deroga in nome del Cav alla regola dei dieci anni dalla morte, per l'intitolazione di una via.
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