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Venerdì, 26 Aprile 2024
Incertezze

AstraZeneca tra open day, giovani e nuove limitazioni: la situazione regione per regione

Preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età, ma le regioni non seguono tutte le stesse regole e non tutti i territori hanno sposato la politica di utilizzare il vaccino di Oxford fuori dalle fasce d'età previste. Galli: "E' arrivato il momento di dare un'indicazione certa". I casi di trombosi sono rarissimi

Dovrebbe arrivare in tempi brevi un pronunciamento sull'uso del prodotto AstraZeneca nella strategia vaccinale, specificamente nell'uso fra i giovani. Gli esperti del comitato tecnico scientifico starebbero per prendere posizione. "Proprio in queste ore c'è un'attenzione che definirei suprema per cogliere tutti i segnali che possono in qualche modo allertare su eventuali effetti collaterali che portino poi a considerare dei cambiamenti di indicazioni al vaccino" ha affermato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli.

Come stanno le cose? Il vaccino di AstraZeneca, ricorda Locatelli, "è già preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età, perchè il rapporto tra i benefici derivanti dalla vaccinazione ed eventuali rischi diventa incrementale con l'età e particolarmente favorevole sopra questa soglia". "Quello che si è verificato nella sfortunata ragazza di Genova, cui va tutta la mia attenzione e affetto - ha detto - pone un'ulteriore riflessione, anche alla luce del mutato contesto epidemiologico in quanto la riduzione dei casi che abbiamo nel Paese rende anche più cogente tale riflessione".

AstraZeneca open day, giovani e nuove limitazioni: la situazione

Nelle Marche non ci sono stati Astra-Days per i giovani: la scorsa settimana la Regione ha organizzato dei Vax Days per i maturandi ma con il vaccino Pfizer, mentre in Puglia da tempo non si fanno più prime dosi con AstraZeneca, ma solo seconde, perché ci sono oltre 300mila richiami da fare.

L'Asl Napoli 2 ha revocato ieri l'open day in programma per oggi con il vaccino di Astrazeneca a tutti i residenti di oltre 18 anni, senza prenotazione: la Asl lo ha riconvertito con l’utilizzo di Pfizer e Moderna. In Sicilia invece da oggi a domenica 13 giugno i cittadini dai 18 anni su, che non presentano fragilità, potranno vaccinarsi su base volontaria senza prenotazione con AstraZeneca e Johnson&Johnson, mentre nel Lazio sono già aperte le prenotazioni per un open week over 18 Astrazeneca con vaccinazioni a partire dal 9 giugno a domenica 13 giugno, sempre con ticket virtuale.

Nessuna iniziativa invece in Sardegna volta a limitare la somministrazione di vaccini Astrazeneca. Lo confermava ieri sera l'assessore della Sanità Mario Nieddu. Il motivo è semplice: intanto continuano ad arrivare nell'Isola molte più dosi di Pfizer, in secondo luogo la Regione non ha sposato la politica di utilizzare gli Astrazeneca fuori dalle fasce d'età previste, nemmeno in occasione degli Astra day che sono stati dedicati, nell'Isola, alla somministrazione di seconde dosi per il personale scolastico che sarà impegnato negli esami di maturità

In Friuli Venezia Giulia, ha ricordato il presidente Massimiliano Fedriga, non sono stati organizzati 'Astra-day' dedicati ai giovani, e Luca Zaia ha rivendicato la scelta del Veneto di non somministrare più i vaccini AstraZeneca e J&J a persone sotto i 60 anni.

L'Ema non sconsiglia le somministrazioni per genere o fasce d'età

"Sulla base dei dati pubblicati su Science ad aprile riferiti al Regno Unito, è emerso che il rischio di complicazioni gravi di questo vaccino, come la trombosi associata a trombocitopenia, tra i 20 e 29 anni era di 1,1 per 100mila, mentre il rischio di avere una forma grave di Covid per quella fascia d'età va da 0,8 a 6,9 per 100mila", spiega l'immunologo Giuseppe Remuzzi. Ecco perche' l'Ema, continua, "ha scelto di non sconsigliare le somministrazioni per genere o fasce d'età, lasciando la decisione ai singoli Stati, in base alle loro esigenze". L'Italia aveva deciso di aggiornare il bugiardino e gli avvisi raccomandati dall'Ema, consigliando il vaccino sopra i 60 anni d'età "sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte dell'elevata mortalità' da COVID-19 nelle fasce di età più avanzate".

In Liguria di recente due giovani donne, 34 e 18 anni, sono state colpite da trombosi dopo il vaccino Astrazeneca e sono ricoverate in ospedale (in gravi condizioni la 18enne vaccinata durante un open day). Per l'Aifa è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni. Ma non è affatto vietato per gli under 60, che siano uomini o donne, sebbene anche nelle note ufficiali diffuse si riconosca che la maggior parte dei casi di trombosi e trombocitopenia, anche gravi - seppur "molto raramente" ma "alcuni con esito fatale" - si è verificata soprattutto nelle donne di età inferiore ai 60 anni (nota informativa Aifa del 3 giugno). Si raccomanda quindi agli operatori sanitari di "prestare attenzione ai segni e ai sintomi" e che su tali sintomi i soggetti vaccinati siano "istruiti", perché possano "consultare immediatamente un medico".

E' stata sottoposta a intervento per la rimozione di alcuni trombi ed è ora in terapia intensiva la 34enne di Savona, vaccinata con Astrazeneca il 27 maggio, ricoverata dopo un malore al Policlinico San Martino di Genova. L'ospedale ha comunicato che nel corso della notte la donna "è stata sottoposta a fibrinolisi di alcuni trombi presenti nella parte venosa del circolo epatico con buoni risultati". E "attualmente la paziente è ricoverata in terapia intensiva in respiro spontaneo. È in terapia anticoagulante e verrà sottoposta a precauzionali indagini angiografiche del circolo cerebrale. Permanendo la situazione di basso livello ematico di piastrine nel sangue, la paziente necessita di monitoraggio presso la Terapia Intensiva".

Galli: "E' arrivato il momento di dare un'indicazione certa"

Sono eventi avversi rari, ma eventi che si verificano, ogni 70-100mila casi, e quasi sempre in giovani donne, è giusto allora continuare a vaccinare con Astrazeneca (o Johnson&Johnson, entrambi con vettore adenovirus, alla base del meccanismo), spingendo anche con gli Open day, senza limitazione di età? Il virologo dell'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, "da medico" pensa che "sia arrivato il momento di dare un'indicazione certa". "A questo punto - spiega ad Askanews - visto anche il livello di tensione che c'è su questo problema si deve essere capaci di misurare con chiarezza come siamo messi dal punto di vista del rapporto rischio-beneficio nell'utilizzare o non utilizzare questo vaccino per lo meno in quelle classi di età di cui stiamo parlando", ovvero under 60, giovani donne prevalentemente. E "nelle classi di età (e genere) dove si può fare a meno di utilizzarlo, è il caso di non utilizzarlo [...]  due casi recenti di trombosi in giovani donne sono un dato incontrovertibile, quindi considerare questa problematica per la vaccinazione delle giovani donne è qualcosa da fare".

Vaccinare con Astrazeneca solo gli over 60? "C'è una raccomandazione per gli over 60 e tutto sommato se ad essa ci si attiene non sarebbe male" chiosa il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Ma per ora ogni regione va per la sua strada.

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