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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Coronavirus, perché la situazione in Bangladesh preoccupa l'Italia: "Scappano con ogni mezzo"

Nel Paese asiatico l'epidemia è esplosa con prepotenza solo a fine aprile. I dati ufficiali parlano di 168mila contagi, ma secondo il presidente di Italbangla "la situazione è disastrosa". I casi di passeggeri positivi riscontrati a Fiumicino sono 77, ma potrebbero esserci 500-600 positivi che non sono stati intercettati. E scoppia il caso dei 135 bengalesi arrivati in aereo dal Qatar

Nella Capitale c'è apprensione per i casi di Covid importati dal Bangladesh. Al momento sono 77 i passeggeri positivi al coronavirus arrivati a Roma dal Paese asiatico con voli autorizzati dell'Enac. Un dato in aumento considerando i 36 positivi rilevati all'aeroporto di Fiumicino nella giornata del 6 luglio. 

I casi positivi al tampone rilevati all'aeroporto di Fiumicino e riferiti al volo atterrato da Dacca (Bangladesh) sono stati oltre il 13% e sono stati in gran parte trasferiti al COVID Center di Casal Palocco. Dati che preoccupano, e non poco, sia la Regione Lazio che i residenti del quadrante est di Roma dove la comunità Bangladese è molto numerosa. Per questo la Asl Roma 2 ha lanciato un appello affinché coloro che sono rientrati da Dacca a partire dal 1° giugno eseguano il test per il coronavirus.  Dopo i 300 test eseguiti ieri, anche oggi al drive in di Santa Caterina delle Rose ci sono un centinaio di persone in fila. Per far fronte all'emergenza ieri il ministro Speranza ha disposto il blocco dei voli in arrivo dal Bangladesh per una settimana. 

D'Amato: "In giro ci sono 500-600 positivi che non sono stati intercettati"

Alessio D'Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, ha detto in un'intervista al "Messaggero" che sulla base di calcoli effettuati "dai nostri esperti", tenendo conto "di tutti i voli compresi quelli con scalo che hanno fatto rientrare immigrati del Bangladesh in Italia, in giro per Roma e in altre regioni ci sono 500- 600 positivi che non sono stati intercettati''.

L'assessore si dice ''pronto'' a fare tamponi a tutti i passeggeri provenienti da paesi con alta circolazione del virus. ''Lo abbiamo già fatto con questo volo speciale dal Bangladesh, abbiamo fatto il tampone a 276 passeggeri''. Ma, mette in chiaro, ''ci deve essere un atto del governo che lo dica''.

Sileri: "Numero altissimo di soggetti positivi al Covid-19"

Un numero, quello dei 600 possibili casi di Covid,  confermato anche dal viceministro della salute Pierpaolo Sileri. "La cifra dei possibili positivi provenienti dal Bangladesh è di circa 600, è in atto opera per rintracciare queste persone per poter fare il link epidemiologico e tamponi per tutti" ha spiegato il rappresentante del governo parlando del caso dei numerosi positivi scoperti su un volo proveniente da Dacca. "È questa una delle ragioni che i voli dal Bangladesh sono stati bloccati, in virtù del fatto che i test effettuati nella giornata di ieri a Roma su quelli atterrati, hanno riscontrato un numero altissimo di soggetti positivi al Covid19" ha sottolineato Sileri a 24 Mattino. 

L'aereo arrivato dal Qatar con decine di bengalesi a bordo

Ma non è finita qui. In tarda mattinata è scoppiato il caso dell'aereo proveniente dal Qatar su cui viaggiavano almeno un centinaio di cittadini del Bangladesh. "Sul volo - ha spiegato l'assessore D'Amato - ci risulta che vi siano 135 passeggeri che si possono definire ‘indiretti’ ovvero originati da Dacca (Bangladesh). Questi secondo la disposizione non dovrebbero sbarcare a Fiumicino. E’ necessario che ENAC emetta una indicazione operativa chiara alle linee aeree affinché non imbarchino, per il tempo stabilito dalla massima autorità sanitaria del Paese, questi passeggeri".

"Le nostre squadre di medici e infermieri sono già sul posto - prosegue la nota , ma dico con estrema chiarezza che non si può scaricare sul solo nostro servizio sanitario regionale questo onere, peraltro senza alcun tipo di programmazione. Occorrono delle regole ferree e chiare, basta fare lo scarica barile, se vogliamo a monte rafforzare la sorveglianza sanitaria ed impedire rischi effettivi di ritorno. Roma non può sostenere questa pressione. Auspico che vengano assunte decisioni che vadano in tal senso nelle prossime ore".

La versione della compagnia aerea: "Seguite le direttive"

Fonti della Qatar Airways hanno fatto sapere che la compagnia ha seguito "scrupolosamente tutte le normative stabilite dal governo italiano e dall'Enac". Le stesse fonti hanno sottolineato che, per motivi di privacy, la Qatar Airways non prevede la diffusione di informazioni relative all'identità o alla nazionalità dei passeggeri presenti sui suoi voli.  

I passeggeri bengalesi respinti per motivi sanitari

I passeggeri bengalesi, a quanto apprende l'Adnkronos, in seguito al provvedimento di respingimento alla frontiera per motivi sanitari emesso dal ministero dell'Interno ed eseguito dalla Polaria, verranno trattenuti in aereo fino alle 16, quando il volo ripartirà, mentre le persone di altra nazionalità verranno sono state autorizzate a sbarcarsi ma dovranno sottoporsi al tampone in aeroporto. Per i cittadini extra Ue scatterà la quarantena obbligatoria di 15 giorni. 

A Malpensa altri arrivi "indiretti" dal Bangladesh

E un altro aereo della Qatar Airways, proveniente da Doha, è atterrato a Malpensa all'una meno un quarto di mercoledì 8 luglio. Anche in questo caso a bordo c'erano dei passeggeri provenenti dal Bangladesh. In seguito alle disposizioni del ministro della Salute Roberto Speranza, le persone di nazionalità bengalese, circa una quarantina, non sono potute sbarcare e saranno rimpatriate.  

In Bangladesh oltre 168mila casi, i dati ufficiali

Ma qual è oggi la situazione in Bangladesh? Nel Paese asiatico l'epidemia è esplosa con prepotenza solo a fine aprile. Ieri sono stati registrati 3027 casi di Covid, un numero leggermente più basso rispetto alla media dell'ultimo mese. In totale le persone risultate positive al coronavirus sono più di 168mila, le vittime poco più di duemila.

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"In Bangladesh è un disastro, non ci sono cure e la gente sta scappando"

Ma è probabile che i dati ufficiali non dicano tutto. "Nel nostro Paese la situazione legata ai contagi è un disastro, non ci sono cure mediche e la gente sta cercando di scappare con ogni mezzo" ha spiegato all'AdnKronos Mohamed Taifur Rahman Shah, presidente del'associazione ItalBangla.

"Stiamo cercando di diffondere la voce all'interno della comunità il più possibile - ha detto ancora Shah -, anche grazie ai social network. C'è stato un problema di comunicazione: oggi abbiamo avuto una riunione con la Asl Roma 5, sappiamo che è stato aperto un centro per i tamponi e che presto saranno tre i punti tra Centocelle e piazza della Marranella. Dobbiamo essere responsabili: mantenere la distanza e fare tamponi se siamo stati a contatto con connazionali rientrati dal Bangladesh". 

Shah ha ammesso che all'interno della comunità "c'è preoccupazione, però adesso ci sentiamo più sicuri, con questo sforzo della Asl riusciremo a identificare e trovare altre persone contagiate. Sicuramente sono stati fatti errori dal governo del Bangladesh, che ha lasciato passare tutti, e da quello italiano che non ha controllato chi entrava in Italia".

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