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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Coronavirus, stiamo arrivando al plateau: "Ma non vuol dire aver raggiunto l'obiettivo"

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro spiega: "Ora deve iniziare la discesa"

Gli ultimi dati sull'epidemia di coronavirus "evidenziano in Lombardia una decrescita" dei nuovi casi di Covid-19, anche se "il numero di casi è ancora significativo". A segnalarlo è il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nella conferenza stampa di oggi al'Iss su Covid-19. 

"La curva che ci mostra le nuove diagnosi positive ai tamponi ci indica che stiamo arrivando a un plateau" spiega Brusaferro. "Le misure messe in pratica nel nostro Paese stanno funzionando. Ma raggiungere il plateau non vuol dire aver raggiunto l'obiettivo, perché ora deve iniziare la discesa". 

Il presidente dell'Iss ha ribadito che in Italia "ci sono aree a più alta circolazione con decine di migliaia di casi, ma anche aree regioni con un numero contenuto di casi e a limitata circolazione. Ecco - ha detto Brusaferro - la scommessa è che in queste aree la circolazione rimanga bassa. Ed è l'obiettivo a cui puntiamo se manteniamo le regole attive nel nostro paese".

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Quanto alla curva di mortalità il presidente dell'Iss ha ammesso come sia verosimile una sottostima rispetto ai morti riportati.

"Riportiamo le persone che sono morte alle quali è stato fatto un tampone risultato positivo. I numeri riportati sono i decessi con tamponi positivi, che intercettano una larga parte, ma non tutta la parte. Nei prossimi giorni potremmo dare una dimensione più precisa della stima".

Ricordiamo come ad esempio in Francia e Spagna non vengono incluse nel computo le vittime morte in casa, mentre in Olanda come nel Regno Unito il tampone viene effettuato solo in ospedale.

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Infine Brusaferro è tornato a parlare anche del tema delle mascherine e di quanto sia importante testare l'effettiva capacità filtrante delle stesse. 

"Abbiamo concesso già oltre 70-80 autorizzazioni a produrre, in attesa che quanto prima ci vengano portate prove tecniche della capacità di filtraggio dei microrganismi. Nel momento in cui le riceviamo e sono coerenti con le norme Uni e internazionali ci mettiamo un'ora a rilasciare l'autorizzazione, ma nel frattempo produttore può produrre. Certamente non possiamo permetterci di dare un ok senza una performance che rispetti gli standard. Questo non toglie che mentre arrivano le prove microbiologiche, queste mascherine possano essere fatte circolare come mascherine ex art. 16, non soggette a normativa specifica".

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