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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Lo Stato passerà gratuitamente le cure ormonali ai trans

I medicinali usati nella terapia ormonale per la virilizzazione di uomini transgender o la femminilizzazione di donne transgender sono da oggi a totale carico del Servizio sanitario nazionale. Per Arcigay è una decisione "rivoluzionaria"

I medicinali usati nella terapia ormonale per la virilizzazione di uomini transgender o la femminilizzazione di donne transgender sono da oggi a totale carico del Servizio sanitario nazionale. Lo prevedono due determine dell'Aifa pubblicate in Gazzetta Ufficiale e in vigore da oggi.

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La prima determina riguarda i farmaci "usati nel processo di virilizzazione di uomini transgender, previa diagnosi di disforia di genere/incongruenza di genere formulata da una equipe multidisciplinare e specialistica dedicata". Questo comporta che l'accesso alla terapia per i farmaci usati per il passaggio da donna a uomo (testosterone, testosterone undecanoato, testosterone entantato, esteri del testosterone) sarà gratuita ma potra avvenire solo dopo una "diagnosi di disforia di genere".

La seconda determina riguarda invece la terapia per il passaggio da uomo a donna: estradiolo, estradiolo emiidrato, estradiolo valerato, ciproterone acetato, spironolattone, leuprolide acetato e triptorelina, anche in questo caso previa diagnosi formulata dalla equipe multidisciplinare.

Per i soggetti minori serve il consenso al trattamento di entrambi i genitori o da altri tutori secondo le normative attuali sui minorenni.

Cure ormonali gratis ai trans, per Arcigay è una rivoluzione

Per Arcigay è una vera e propria rivoluzione e la notizia arriva in contemporanea alla delibera della Regione Emilia-Romagna che determina di fornire gratuitamente le terapie ormonali alle persone che intendono cambiare sesso. Marco Tonti, coordinatore di Arcigay Emilia-Romagna, parla di "rivoluzione nazionale e regionale". L'AIFA, infatti, ha stabilito che "i farmaci per le persone transgender debbano essere a pieno carico dello Stato- spiega Tonti- mettendo fine a un'epoca di arbitrarietà nella somministrazione di questi farmaci vitali e rinforzando un principio di parita' e di rispetto delle persone, che ci auguriamo resti un criterio basilare per il futuro". La decisione dell'AIFA, "che finalmente valida il termine transgender nella terminologia ufficiale- continua il coordinatore di Arcigay Emilia-Romagna- contribuisce a superare una situazione normativa che considera ancora purtroppo la chirurgia il punto di riferimento principale".

"AIFA - prosegue Tonti - stabilisce che i farmaci per le persone transgender debbano essere a pieno carico dello Stato, mettendo fine a un'epoca di arbitrarieta' nella somministrazione di questi farmaci vitali e rinforzando un principio di parità e di rispetto delle persone che ci auguriamo resti un criterio basilare per il futuro. Anche e soprattutto durante una difficile emergenza sanitaria - sottolinea - il mondo non si ferma e le persone trans non possono e non devono essere lasciate indietro come vittime sacrificali - come vorrebbe la Lega con le dichiarazioni di Rancan - negando loro l'accesso garantito a farmaci essenziali per la vita e la sopravvivenza".

Per la "pillola del giorno dopo" occorrerà (di nuovo) la ricetta medica 

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