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Sabato, 27 Aprile 2024
Aumentano i contagi

Tombini e cimiteri a rischio Dengue: partono le disinfestazioni

A Busto Arsizio è stato segnalato un caso sospetto e sono attualmente in corso le operazioni di bonifica. Le azioni di prevenzione dovranno essere attuate anche dai condomini

L'allarme Dengue inizia a far paura anche in Europa, e in Italia sono già tre le circolari del ministero della Salute che innalzano il livello di allerta in porti e aeroporti, prevedendo anche una serie di azioni nella medicina del territorio e a livello di prevenzione ambientale. La terza circolare punta in particolare ad implementare le azioni di bonifica ambientale "mirate a ridurre i siti di proliferazione e di riparo per le zanzare", come la rimozione di "potenziali focolai larvali".

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Tombini e cimiteri a rischio

E proprio sui siti più a rischio focolai, Augusto Scirocchi, specializzato in entomologia medica, fa il punto: "Il posto dove c'è più rischio di essere punti dalle zanzare è il cimitero, ma in questo momento la prima cosa da andare a trattare sono i tombini stradali e delle abitazioni, ricettacoli di larve". 

"I tombini stradali - prosegue il professore - vanno puliti e trattati, spesso hanno un sifone dove l'acqua deve ristagnare altrimenti esce la puzza. Ma proprio questa tipologia deve essere irrorata dalla disinfestazione”. Un procedimento che deve essere attuato anche dai condomini. "La zanzara tigre colonizza piccole raccolte d'acqua dove depone le uova. Proprio questa acqua stagnata va eliminata - spiega Scirocchi - quindi anche i vasi nei terrazzi devono essere controllati perché dentro un sottovaso possono nascere 30-40 zanzare e diventa un problema".

La situazione nelle città

A Busto Arsizio (provincia di Varese) è stato segnalato un sospetto caso di Dengue e il Comune ha attivato un intervento mirato per contrastare la diffusione delle zanzare. Le operazioni di disinfestazione sono partite lo scorso venerdì 22 marzo e sono tuttora in corso in un'area definita da un’apposita ordinanza sindacale.

Ai cittadini è stato chiesto di tenere le finestre chiuse ed evitare di esporre animali domestici, cibi e indumenti all’aperto. Viene consigliato inoltre di astenersi dal mangiare frutta e verdura provenienti dall’orto per almeno 30 giorni dopo il trattamento. Si raccomanda inoltre l’utilizzo di repellenti, l’adozione di abbigliamento adeguato durante le ore del giorno più a rischio e la pulizia regolare di recipienti contenenti acqua stagnante.

"Più aumenteranno le temperature e più ci saranno zanzare, soprattutto qui da noi la tigre, essendo insetti non a sangue caldo sono dipendenti dalla temperatura. Quindi, bene le circolari, ma è chiaro che c'è il rischio di trovarsele addosso e la prevenzione la fanno poi i comuni e le circoscrizioni e devono avere le risorse. Ora serve programmare la prevenzione dello sviluppo delle larve e prevedere interventi d'emergenza nei focolai.

Come proteggersi

A febbraio 2023, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato l'impiego e la commercializzazione di un vaccino efficace contro qualsiasi dei quattro sierotipi del virus della Dengue. Tuttavia, la strada da battere per evitare la diffusione della malattia è la prevenzione. 

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Anche perché, andando avanti con la bella stagione, la situazione non migliorerà: "Più aumenteranno le temperature e più ci saranno zanzare, soprattutto qui da noi la tigre, essendo insetti non a sangue caldo sono dipendenti dalla temperatura", afferma il professor Scirocchi.

"Quindi, bene le circolari, ma è chiaro che c'è il rischio di trovarsele addosso e la prevenzione la fanno poi i comuni e le circoscrizioni e devono avere le risorse. Ora - esorta - serve programmare la prevenzione dello sviluppo delle larve e prevedere interventi d'emergenza nei focolai. "I tombini stradali - insiste l'esperto - vanno puliti e trattati, spesso hanno un sifone dove l'acqua deve ristagnare altrimenti esce la puzza. Ma proprio questa tipologia deve essere irrorata dalla disinfestazione. Quello che succede, ad esempio a Roma, è che spesso ci sono le macchine sopra e diventa tutto molto complicato".

Come identificare le larve? "Sono dei vermetti che si trovano nei sottovasi - spiega ad Adnkronos - se ci sono vuol dire che poi si avranno le zanzare. Eliminare questi vermetti  dovrebbe essere l'impegno di tutti ma spesso molte persone non vogliono intervenire perché pensano che si faccia male alle piante".

Per quanto riguarda l'impiego di repellenti naturali, Scirocchi precisa: "C'è del vero se pensiamo ai gerani o alla citronella, ma solo se pensiamo alla loro linfa che è un repellente naturale. Ma circondarsi in un terrazzo o in un giardino di gerani e citronella ha poco senso. Ad esempio anche l'aglio è un ottimo repellente ma non sono ancora riusciti a eliminare la puzza - osserva - Del geraniolo, la sostanza contenuta nei gerani, andrebbe fatto un estratto, insomma un po' complicato. Ci sono in commercio ottimi repellenti chimici che posso aiutarci contro la zanzara tigre che è molto aggressiva".
 

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