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Martedì, 30 Aprile 2024
La polemica / Rimini

Emis Killa: "Riccione come Marsiglia, hai paura a fare una passeggiata". E' polemica

Il rapper lancia l'allarme sicurezza. Il web si divide tra chi lo appoggia e chi lo attacca: "Colpa dei vostri testi diseducativi"

"Riccione è diventata Marsiglia comunque. Una volta i giovani andavano lì a divertirsi, le famiglie anche. Ora dopo le 18:00 se sei un bravo ragazzo devi avere paura a farti una passeggiata sul lungomare. Le manganellate nelle ginocchia ci vogliono".  Sono le parole del rapper milanese Emis Killa, che su Twitter parla così della città romagnola, equiparandola a quella francese, spesso indicata come esempio di scarsa sicurezza e criminalità.

Immediate le reazioni del follower, che si sono divisi. C'è chi insulta il rapper, mentre c'è chi supporta le sue parole. "Nei tre mesi estivi Riccione e Rimini non esistono più, sono in mano ad una delinquenza fuori dal comune", scrive Stefano. "Parli per sentito dire - scrive invece un altro sostenitore del rapper - in un mese non ho visto nulla di ciò che viene detto. I miei figli girano liberamente in bici fino a tardi. Io mi sento al sicuro più che a casa". "È anche colpa di voi rapper e dei vostri testi diseducativi", attacca Luca, mentre scrive Giovanni: "Fomentano da anni il gangsterismo e la droga e si lamentano dei pischelli che li imitano. Solo perché sono magrebini, poi: delle baby gang di italiani non si lamenta nessuno". "Abbiamo trasformato la nostra tranquilla società in una fogna, anche tramite testi e comportamenti diseducativi di rapper e trapper - scrive Marco -. Iniziare a cambiare i modelli educativi sarebbe un primo passo, riportare alla dimensione della musica pulita che non gioca a fare i bad boy".  

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Non è la prima volta che volti noti lamentano poca sicurezza nelle città. A fare scalpore a luglio sono state le parole di Chiara Ferragni. L'influencer si è detta "angosciata e amareggiata dalla violenza che continua ad esserci a Milano. Ogni giorno - ha scritto - ho conoscenti e cari che vengono rapinati in casa, piccoli negozi al dettaglio di quartiere che vengono svuotati dell'incasso giornaliero, persone fermate per strada con armi e derubate di tutto". In quel caso il sindaco Giuseppe Sala ha preferito tagliare corto e non scendere in polemica: "Le mie risposte sono sempre attraverso il lavoro. Lavoreremo ancora di più, non condivido quello che lei dice ma capisco che sia un tema delicato e che c'è una sensibilità della città - le uniche parole del primo cittadino -, questo è un periodo difficile. Nel colloquio quotidiano con i sindaci delle grandi città del mondo, problematiche del genere sono all'ordine del giorno".

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