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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Natale senza vongole, colpa del granchio blu: prezzi su del 60%

Anche l'aumento delle temperature sta causando una "moria di molluschi": che cosa sta succedendo

L'inflazione morde le tasche degli italiani, ma anche il granchio blu si fa sentire. Le continue razzie della specie aliena negli allevamenti stanno facendo lievitare il prezzo delle vongole, rischiando di lasciare sguarnite le tavole degli italiani proprio a Natale. E chi riuscirà ad acquistarle rischia di pagare un conto molto alto.

Mangiare uno spaghetto alle vongole costerà almeno il 60 per cento in più rispetto allo scorso anno con un prezzo alla produzione che passa da 7 agli 11 euro a chilo: è quanto emerge da un monitoraggio effettuato da Fedagripesca-Confcooperative, ma è difficile prevedere quanto saranno costretti a pagare effettivamente di più i consumatori visto che la scarsa offerta e le festività potrebbero generare effetti speculativi.

"Sono rimaste poche vongole vive"

"Di vongole sopravvissute al granchio blu ne sono rimaste poche, a differenza degli altri anni dove in questo periodo ricevevamo gli ordini e definivamo gli accordi commerciali con grossisti e ristoranti", denunciano i produttori associati a Confcooperative, precisando che "quest'anno potremo vendere il prodotto al miglior offerente, come avviene per altri prodotti. Ma anche se dovessimo raggiungere il prezzo di vendita del caviale, nulla ci può ripagare delle tonnellate di prodotto andato distrutto per colpa del granchio".

E mentre il prezzo delle vongole sale, resta molto basso quello pagato per i granchi blu ai pescatori tra i 30 e i 50 centesimi al chilo. "Un costo che non ci ripaga neanche del carburante usato per pescarli" , afferma un produttore. Ma non è solo il granchio a minacciare i molluschi bivalvi. In questi giorni in Emilia Romagna, nel porto canale di Porto Garibaldi, si deve fare i conti con una moria senza precedenti di vongole, cozze, cannolicchi e altri piccoli molluschi bivalvi trovati morti al momento della pesca o spiaggiati lungo la costa per anossia, ovvero mancanza di ossigeno nei fondali marini. Si punta il dito su un' estate prolungata e sull'assenza di mareggiate che hanno portato un eccesso di acqua dolce dal Po.

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