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Lunedì, 29 Aprile 2024
Una storia a lieto fine

Rischiò di perdere un rene per la follia di un tassista: arrivano le scuse e le corse gratuite

All'uomo, un muratore cinquantenne, mancavano 6 euro per pagare la corsa e il conducente del taxi, che non accettava pagamenti con la carta, era ripartito portando via i documenti necessari per l'operazione

Un brutto racconto, l'ennesimo, che vede protagonista il conducente di un taxi. Kanda Kouyatè è un muratore di origini maliane che vive a Torino; la sua è una storia di integrazione, di quelle che purtroppo non fanno notizia. Arrivato in Italia ormai una decina di anni fa su un barcone, ha ottenuto il permesso di soggiorno e ha sempre lavorato con regolare contratto di lavoro, frequentando anche corsi di aggiornamento. Poi i problemi di salute, la dialisi e la lista d'attesa per ottenere quel trapianto di rene reso ormai necessario dal peggioramento del quadro clinico.

La ricerca dello sportello per ritirare il contante

La svolta all'inizio di marzo, quando a tarda notte arriva la chiamata delle "Molinette" che gli comunica la presenza di un organo compatibile per il trapianto. E così Kanda, alle cinque del mattino, sale su un'auto bianca che lo porta nella piazza di fronte l'ospedale. Qui comincia l'Odissea: l'uomo nel portafogli ha solo 15 euro, 6 euro in meno da quelli richiesti dal tassista per la corsa. Inizia dunque il consueto rituale a cui molti onesti cittadini che pagano regolarmente le tasse sono costretti da quei tassisti disonesti che fanno finta di avere il pos "fuori servizio": il tour dello sportello bancomat per prelevare contante. 

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Kanda fa vari tentativi, ma visto anche l'orario non trova sportelli funzionanti e chiede così al conducente di poter entrare nel reparto per utilizzare quello all'interno della struttura. Evidentemente spazientito, il tassista gli dice che non può più aspettare perché "deve tornare a lavorare" e parte portando via lo zaino di Kanda con tutti i documenti, le carte di credito e le cartelle cliniche necessarie per l'operazione. "Mi ha detto solo 'non è colpa mia, il problema è tuo' - ha raccontato Kanda al corsera -  e poi è ripartito lasciandomi sul marciapiede, senza il mio bagaglio. Che il giorno dopo è stato ritrovato abbandonato in strada dai vigili. Non so dove fossimo di preciso, ma ho impiegato circa 15 minuti per tornare a piedi alle Molinette".

L'operazione e le scuse della cooperativa dei taxi

Fortunatamente i sanitari della struttura comprendono la situazione e assistono il cinquantenne, che alla fine riesce a subire la delicata operazione chirurgica che va a buon fine. Kanda, dopo un periodo di convalescenza si riprende, ma continua a chiedersi cosa sia passato per la testa a quel tassista che oltre a lasciare a piedi un uomo visibilmente malato, è ripartito portandogli via gli effetti personali. "Vorrei solo capire perché lo ha fatto. Mi ha chiesto di lasciare i documenti in macchina e avrebbe solo dovuto aspettare qualche minuto e sarei riuscito a prelevare i contanti, come poi ho fatto. Ora però voglio guardare avanti e pensare alla nuova vita che mi aspetta grazie alla generosità del donatore e della sua famiglia", ha raccontato. Nel frattempo sono arrivate anche le scuse della cooperativa Taxi Torino, costernata per il comportamento di un loro affiliato. "Non ci sono parole. Siamo dispiaciuti e ti chiediamo scusa", gli hanno detto accogliendolo nella loro sede. Ed con le scuse è arrivata anche una mazzetta di buoni prepagati, che Kanda potrà utilizzare per recarsi alle numerose visite di controllo. "Ci impegneremo anche ad aiutarlo a trovare un nuovo impiego - ha detto Roberto Sulpizi, presidente della cooperativa - dal momento che dopo il trapianto non potrà più tornare a lavorare come muratore".

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