Il presepe diventa "alternativo" con due Marie e due Giuseppe: è polemica
PiùEuropa diffonde una cartolina natalizia che cambia l'iconografia tradizionale e il messaggio è chiaro: "Il bello delle tradizioni è che possono cambiare". Fdi all'attacco, ma non solo
Una natività con due madonne, un'altra con un Gesù bambino di colore, una con due Giuseppe e una quarta con una Maria mamma single e due bimbi. È la cartolina natalizia pubblicata su X da +Europa con un messaggio chiaro: "Il bello delle tradizioni... È che possono cambiare". L'idea ha acceso la polemica con due fronti netti: chi vede nell'immagine un'offesa ai credenti e chi invece parla di modernità.
Fra le critiche anche quella di Anita Likmeta, imprenditrice italo-albanese che alle ultime elezioni politiche si era candidata con Impegno civico e da qualche mese militava in +Europa. Dopo il tweet ha annunciato di lasciare il partito: "Se +Europa pensa di difendere la diversità con ammiccamenti ipocriti alla tradizione, io per il ruolo della Madonna lesbica non sono disponibile. Addio a +Europa e buon suicidio politico (non assistito)".
"La provocazione di +Europa che altera la composizione del presepe tradizionale scade nel ridicolo. Non comprendo questa volontà di attaccare uno dei simboli più belli e profondi della nostra tradizione cristiana. Sarei tentata dall'aggiungere un comma per salvaguardare la composizione tradizionale, a quel disegno di legge mio e di molti senatori cofirmatari, che tutela il presepe vietando di vietarlo. Ai radicali, il vecchio adagio di scherzare con 'i fanti ma di lasciare stare i santi' senza toccare le grandi figure di Maria Santissima e di San Giuseppe che insieme al bambinello costituiscono l'architrave insostituibile dell'immensa tradizione religiosa del nostro popolo", dice Lavinia Mennuni, senatrice di Fratelli d'Italia.
Il riferimento è al disegno di legge presentato dalla stessa Mennuni secondo il quale "non sarà più possibile cancellare il presepe, il Natale e la Pasqua all'interno degli istituti scolastici italiani di ogni ordine e grado".
"Vogliono imporre il presepe obbligatorio nelle nostre scuole pubbliche e laiche per discriminare i bambini e i ragazzi delle altre religioni e nessuno dice niente - replica Riccardo Magi -. Invece, una cartolina di auguri postata sui social di Piu Europa per celebrare lo spirito di inclusività e amore che dovrebbe contraddistinguere il Natale viene addirittura accusata di blasfemia. C'è chi usa i simboli religiosi contro le minoranze di questo Paese e c'è chi come noi vuole unire e mandare un messaggio di pace e libertà in un momento di festa come il Natale. Chi si scandalizza ritrovi la stella cometa del buon senso".
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