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Venerdì, 26 Aprile 2024
le nuove regole

Cade l'obbligo di mascherina per i lavoratori del privato

Il testo impone però al datore di lavoro di mettere a disposizione dei suoi dipendenti le Ffp2

Dopo una intensa giornata di confronto fra Ministero del Lavoro, Ministero della Salute, Mise e Inail e parti sociali, è stato finalmente siglato il protocollo condiviso di aggiornamento delle misure anti Covid nei luoghi di lavoro privato. Il testo sancisce la fine dell'obbligo generalizzato a usare le mascherine e impone però al datore di lavoro di mettere a disposizione dei suoi dipendenti le Ffp2. L'obbligo, però, resta per gli operatori sanitari e per chi lavora per il settore del trasporto. Previsto anche un incentivo per lo smartworking per i dipendenti fragili, ritenuto "uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti". 

Come precisato nel testo, il datore di lavoro, su specifica indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi sopra richiamati," individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (FFP2), che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili".

Sempre nel testo si indicano i lavoratori considerati maggiormente a rischio, per i quali appunto l'azienda può decidere di imporre la mascherina. Si tratta dei lavorati che operano "in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative". Per questo "il datore di lavoro assicura la disponibilità di FFP2 al fine di consentirne a tutti i lavoratori l'utilizzo".

Il nuovo Protocollo è un documento "più snello", spiega una nota del ministero del lavoro, che contiene una serie di misure di prevenzione che tengono conto dell'evoluzione della situazione pandemica. Una semplificazione importante del quadro di regole dunque, ma, ammonisce, "non è un liberi tutti, considerata l'impennata dei contagi di questi giorni". 

Le scelte rimangono quindi improntante sulla cautela, dal momento che le misure di prevenzione riguardano "le informazioni, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, a tutti i lavoratori e a chiunque entri nel luogo di lavoro del rischio di contagio da Covid-19, le modalità di ingresso nei luoghi di lavoro, la gestione degli appalti, la pulizia e la sanificazione dei locali e il ricambio dell'aria, le precauzioni igieniche personali. E ancora :i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, la gestione degli spazi comuni, la gestione dell'entrata e uscita dei dipendenti, la gestione di una persona sintomatica in azienda, la sorveglianza sanitaria, il lavoro agile, la protezione rafforzata dei lavoratori fragili".

Le misure saranno riviste entro il 31 ottobre 2022 in base al quadro epidemiologico.

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