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Sabato, 27 Aprile 2024
Una nuova stretta?

L'obbligo di mascherine all'aperto serve davvero?

Le Regioni chiedono regole più rigide in vista delle feste di Natale, ma gli studi ci dicono che la maggior parte dei contagi avviene chiuso. Il governo sembra orientato a proseguire con le regole attualmente in vigore

"L'ipotesi delle mascherine all'aperto è stata messa dalle Regioni sul tavolo nel confronto con il governo". A dirlo è l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato annunciando una specifica richiesta posta dai governatori. "È una misura che andrebbe adottata subito in tutta Italia a prescindere dai colori", ha fatto sapere. La stretta sulle mascherine è stata chiesta in vista delle festività quando gli assembramenti, specie nelle vie dello shopping, sono più frequenti. 

"L'uso della mascherina in questa fase di aumento dell'incidenza" di Covid-19 "è il primo livello di prevenzione e il suo uso può solo portare beneficio soprattutto in questo periodo di grandi spostamenti" ha detto ancora D'Amato aggiungendo che "una disciplina omogenea in tutta Italia, a prescindere dai colori, è ora necessaria". Quello del ritorno all'uso dei dispositivi di protezione anche all'aperto è "un punto condiviso dalla Regioni", ha aggiunto, "soprattutto Lazio e Veneto. Io e Zaia lo abbiamo posto con forza". 

L'utilizzo delle mascherine all'aperto è già obbligatorio nelle zone gialle e anche nelle aree bianche se ci sono assembramenti. Se il governo dovesse accogliere la richiesta delle Regioni la mascherina diventerebbe obbligatoria dovunque, a prescindere dal colore della propria Regione. Dalla cabina di regia tra il premier Mario Draghi e i capi delegazione delle forze di maggioranza sarebbe in ogni caso arrivato un "niet" alla richiesta anche se per ora si tratta di indiscrezioni. 

Quella dei governatori è una proposta sensata? In realtà ormai sembra accertato che contagiarsi all'aperto è molto più difficile (benché non impossibile). Un'indagine dell'Health Protection Surveillance Centre (HPSC), l’ente che monitora la situazione epidemiologica in Irlanda, aveva rilevato che dall'inizio della pandemia allo scorso marzo solo lo 0,1% dei contagi fosse avvenuto all'aperto. Secondo uno studio condotto in Giappone, il rischio di contagio all'aperto sarebbe 18 volte inferiore che negli ambienti chiusi, ma sull'argomento sono state fatte diverse ricerche. 

Sebbene quantificare la riduzione del rischio sia molto difficile, ormai la maggior parte degli esperti concorda che la maggior parte dei contagi avviene al chiuso. Negli spazi aperti è invece soprattutto l'interazione prolungata con un soggetto infetto a costituire un pericolo. Difficile dire quale impatto potrà avere l'obbligo delle mascherine all'aperto sui contagi, ma quello sull'opinione pubblica potrebbe essere pesante. 

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