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Domenica, 28 Aprile 2024
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Quando si possono accendere i termosifoni (e per quante ore)

Quando accendere i riscaldamenti in base alle zone climatiche. Ecco il calendario nel dettaglio, con i giorni e gli orari

Col freddo alle porte, è il momento di pensare ai riscaldamenti. Quando si possono accendere i termosifoni? Per chi abita in un condominio o ha un sistema di riscaldamento centralizzato, l'accensione dei termosifoni dipende dalla normativa in vigore e dalla decisione dell'assemblea condominiale. Lo scorso anno, per evitare una batosta per le famiglie, il governo dispose nuove regole contenute nel decreto Cingolani (ex ministro della transizione ecologica): riscaldamenti accesi un'ora in meno al giorno, per un periodo inferiore e con una temperatura più bassa di un grado. Una misura che, complice anche un inverno più caldo del solito, ha impattato positivamente non soltanto sulle tasche degli italiani, ma anche sull'ambiente. La norma non è stata confermata dall'attuale governo e il decreto Cingolani non è più in vigore, ma nessuno vieta di seguire le stesse regole, così da ottenere un risparmio in bolletta e un conseguente calo delle emissioni.

Quando si accendono i termosifoni quest'anno

Senza la proroga delle regole in vigore lo scorso anno, si è dunque tornati alle indicazioni precedenti. L'Italia è attraversata da differenti zone climatiche - sei fasce dalla A alla F -, come stabilito da un decreto del presidente della Repubblica del 1993. Per questo non c'è una data univoca quando si tratta di accendere o spegnere i termosifoni. Molto dipende da dove si vive e dalle ordinanze comunali che riguardano le abitazioni e i luoghi di lavoro, mentre sono esclusi gli ospedali, le case di cura, le scuole materne, gli asili nido e le piscine. Il funzionamento è semplice: più una zona è calda, più tardi verranno accesi i riscaldamenti. Di seguito, le date e gli orari per ogni fascia climatica per la stagione invernale 2023/2024, in sintesi:

  • Zona A: 1° dicembre 2023 - 15 marzo 2024 /6 ore al giorno;
  • Zona B: 1° dicembre 2023 - 31 marzo 2024/ 8 ore al giorno;
  • Zona C: 15 novembre 2023 - 31 marzo 2024 /10 ore al giorno;
  • Zona D: 1° novembre 2023 - 15 aprile 2024 /12 ore al giorno;
  • Zona E: 15 ottobre 2023 - 15 aprile 2024 /14 ore al giorno;
  • Zona F: nessuna limitazione.

Mappa italia zone climatiche-2

Partiamo dalla zona F. Qui rientrano i comuni più freddi, tra cui le province di Cuneo, Belluno e Trento. In queste città gli impianti di riscaldamento centralizzati possono essere accesi (e spenti) senza alcuna limitazione. Nell'area o fascia climatica E, invece, ci sono i comuni che non sono freddi come i precedenti, ma che comunque hanno temperature che tendono a essere molto basse. Proprio per questo motivo, la legge prevede la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti centralizzati dal 15 ottobre 2023 al 15 aprile 2024, per una durata massima giornaliera di 14 ore. All'interno di quest'area rientrano alcuni comuni di Lombardia e Piemonte (Milano, Torino, ecc.), dell'Emilia-Romagna (Bologna) e tutte le città con "gradi giorno" compresi tra 2.101 e 3.000. Ad esclusione delle province già citate, la zone E include tra le principali: Alessandria, Aosta, Bergamo, Brescia, Como, Bolzano, Modena, Parma, Padova, Reggio Emilia, Rimini, Trieste, Gorizia, Piacenza, Ravenna, Venezia, Udine, Verona, Perugia, Rieti, Frosinone, Campobasso, L'Aquila e Potenza.

Il "grado giorno" di una località è la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura dell'ambiente, convenzionalmente fissata a 20°C, e la temperatura media esterna giornaliera. La zona D include province con "gradi giorno" tra 1.401 e 2.100, per le quali è prevista la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti dal 1° novembre 2023 al 15 aprile 2024, per una durata giornaliera massima di 12 ore. In questa fascia climatica rientrano, tra le principali, le province di: Roma, Ancona, Genova, Firenze, Pescara, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo e Vibo Valentia.

La zona C è contraddistinta da un clima più mite rispetto alle precedenti ed include tutte le province con gradi giorno tra 901 e 1.400. Il riscaldamento può essere acceso dal 15 novembre 2023 al 31 marzo 2024, con una durata massima giornaliera di 10 ore. Tra le principali province che rientrano in questa zona ci sono Napoli, Latina, Caserta, Salerno, Bari, Brindisi, Benevento, Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa, Cosenza, e Taranto.

La zona B inizia ad essere una fascia climatica dal clima piuttosto caldo ed include le province con gradi giorno tra 600 e 900. I termosifoni qui possono essere accesi dal 1° dicembre 2023 al 31 marzo 2024, per un totale di 8 ore al giorno. All'interno della zona B rientrano, tra le altre, le province di Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria, Agrigento, Messina e Catania. La zona A è quella con la minore durata prevista per l'accensione dei riscaldamenti. In questa particolare fascia climatica rientrano infatti le province italiane più calde, con gradi giorno inferiori a 600. Proprio per questo motivo, la legge prevede la possibilità di accendere i riscaldamenti dal 1° dicembre 2023 al 15 marzo 2024, per 6 ore al giorno.

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