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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il caso vaccini in Toscana

"A 48 anni ho ricevuto il vaccino, i miei genitori no. E ora hanno preso il Covid"

La storia di un imprenditore di Firenze mette in evidenza i paradossi e le lentezze della campagna vaccinale in Toscana. Ad oggi solo il 31% degli over 80 hanno ricevuto almeno una dose. In compenso è stato immunizzato il personale della giustizia

Lui, ancora in salute e relativamente giovane, ha già ricevuto il vaccino. I suoi genitori sono tuttora in lista di attesa e nel frattempo si sono ammalati di Covid. Filippo, imprenditore fiorentino di 48 anni, ha denunciato su facebook la “situazione assurda” che si è creata nella sua regione dove la campagna vaccinale per gli over 80 procede a rilento, ma in compenso tanti giovani hanno già ricevuto il farmaco anti-Covid. È il caso ad esempio degli avvocati e del personale della giustizia la cui immunizzazione è stata ritenuta prioritaria dalla giunta regionale di centrosinistra. La storia di Filippo è però l’emblema di un paradosso che non riguarda solo la Toscana. Il 48enne ha raccontato su facebook di essersi vaccinato in quanto docente di una scuola privata. Una direttiva nazionale emanata quando a Palazzo Chigi non c’era ancora Draghi e il vaccino AstraZeneca non poteva essere somminstrato agli over 65. A raccontare la vicenda è il 'Corriere della Sera'. I genitori di Filippo si sono ammalati a breve distanza l’uno dall’altro, solo qualche giorno fa. "La prima reazione che ho avuto - dice l’imprenditore  - è stata quella della sorpresa: loro non vedono nessuno da mesi, hanno preso la cosa molto sul serio e quando raramente andavo a trovarli mi facevano indossare addirittura il soprascarpe prima di entrare in casa". 

"Gli avrei ceduto la mia dose di vaccino - racconta ancora il 48enne -, ora questo è ovviamente il mio pensiero fisso. Ma non si poteva. Il problema vero è che tutt’ora non si può". Al di là delle priorità stabilite dal piano strategico nazionale, l’imprenditore denuncia le specifiche scelte compiute dalla sua regione dove le vaccinazioni per gli over 80 vengono gestite dai medici di base. Un sistema che evidentemente non sta funzionando.

I numeri sulle vaccinazioni in Toscana

E i dati sono lì a dimostrarlo: la Toscana è sesta per numero totale di somministrazioni, ad oggi 567.902, ma ultima per l’immunizzazione delle persone con più di 80 anni. "I settantenni possono prenotarsi, gli ottantenni no. Non so dove stia la responsabilità, ma è certamente un sistema che poteva esser gestito in un modo migliore" dice il 48enne che invita il governatore Giani a ripensarci e rivedere il piano vaccinale perché "bisogna avere l’umiltà di tornare indietro quando si capisce di aver sbagliato". 

Il risultato è che le dosi di vaccino destinate agli over 80 sono state 119.270. Solo il 31% di chi ha più di 80 anni ha ricevuto almeno una dose, nella vicina Emilia Romagna il dato è al 53,7%, nel Lazio al 56,1%, in Campania al 48,1%. In queste regioni tra non molto tempo si vedranno gli effetti della campagna vaccinale su decessi e ricoveri, in Toscana probabilmente no.

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In Toscana vaccinati anche i giovani avvocati: "Avrei preferito dare la dose a mio padre"

E dire che in questa situazione molti lavoratori appartenenti al personale della giustizia hanno già ricevuto il vaccino. Il giornalista di Piazza Pulita Luca Bertazzoni è andato davanti al Palazzo di Giustizia di Firenze per raccogliere qualche testimonianza dei diretti interessati. "Avrei preferito far vaccinare mio padre", dice un avvocato di 27 anni. Una giovane praticante ammette: "Mi sento un po’ in colpa, ho 26 anni e sono in salute". "Io vado in tribunale qualche volta l’anno", dice Federico Gianassi , assessore della giunta comunale, anche lui vaccinato (con pieno diritto). 

Come se non bastasse, in Toscana è scoppiato anche il caos prenotazioni dei superfragili, con il portale della Regione Prenota Vaccino che due sere fa è andato in tilt, dando i posti esauriti quando ancora non lo erano. Poco prima, in 60 mila avevano provato a prenotarsi online per i 15 mila posti disponibili per la vaccinazione dei super fragili.

L'assessore regionale alla sanità Bezzini si è scusato e ha promesso di rivedere il modello di prenotazione, ma l'opposizione è tornata all'attacco, forte anche delle dichiarazioni del premier Mario Draghi che due giorni fa, in conferenza stampa, sui ritardi delle vaccinazioni agli over 80, aveva detto: "È necessario proteggere le fasce più deboli. Per quanto riguarda gli over 80 persistono importanti differenze regionali, molto difficili da accettare. Mentre alcune Regioni seguono le istruzioni del ministero della Salute altre trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale".

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