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Domenica, 28 Aprile 2024
Disagi in vista

Sciopero trasporti venerdì 20 ottobre 2023: mezzi pubblici a rischio, gli orari

Alcune sigle sindacali hanno indetto 24 ore di astensione dal lavoro. Agitazione anche per la scuola e la sanità. L'Usb in una nota: "Platea di lavoratori stanca di attese inutili senza risultati". Gli orari, le fasce garantite e tutto quello che c'è da sapere

Sarà una giornata di sciopero generale quella di venerdì 20 ottobre 2023, che coinvolgerà tutti i settori: si rischia lo stop dei treni sulle linee nazionali e regionali, degli altri mezzi di trasporto pubblico locale, la chiusura delle scuole in tutto il Paese e l'interruzione di altri servizi, compresi quelli della sanità. Lo sciopero riguarderà l'intera giornata: è in vigore dalle 21.00 di giovedì 19 ottobre alle ore 21.00 del 20 ottobre. È stato proclamato dalle sigle sindacali Adl, Cub, Sgb, Si Cobas e con l'adesione di Cub trasporti, Usi Cit, Usi, Usi educazione, Cub sanità, Flai trasporti e servizi. I sindacati chiedono il rinnovo dei contratti e l'aumento dei salari (a fine articolo trovate le motivazioni di questo nuovo sciopero, nel dettaglio).

Possibili disagi nelle prossime ore, dunque, per chi si sposta con i mezzi pubblici. Di seguito, gli orari e le modalità dello sciopero nelle principali città italiane, con le fasce orarie di servizio garantite.

Sciopero trasporti Roma 20 ottobre 2023

Sarà un venerdì nero a Roma e nel Lazio per i trasporti, con la proclamazione dello sciopero generale per il 20 ottobre. A chiamare alla mobilitazione di tutti i settori pubblici e privati una buona parte del sindacalismo di base: Cub, Sgb, Sì Cobas, Adl Cobas e la Confederazione Sindacale Usi. Una protesta alla quale, dopo i settori pubblici privati, ha aderito, appunto, anche il settore dei trasporti. A Roma, lo sciopero interesserà le linee di Atac e Roma Tpl, oltre che le linee ferroviarie. Sulla rete Atac lo sciopero riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento.

Nella giornata di venerdì, dunque, il servizio autobus sarà assicurato solo da inizio corse diurne e sino alle 8,29 e dalle 17,01 alle 19,59. Saranno possibili stop, invece, dalle 8,30 alle ore 17 e dalle 20 a fine servizio diurno. Per autobus e filobus, il personale di guida dovrà essere in servizio 30 minuti prima dell’inizio delle fasce orarie di garanzia e della conclusione dello sciopero, e le corse iniziate prima dell’inizio della protesta dovranno essere portate a termine. Per il personale di guida dei tram, il periodo di tempo oscilla tra i 30 e i 50 minuti prima, per la metro invece dipende dalla linea: su metro A, il personale di macchina dovrà essere presente in servizio dai 30 ai 90 minuti prima della conclusione dello sciopero e dell’inizio delle fasce di garanzia, su metro B e B1 da 30 a 120 minuti prima, su Metro C da 30 a 45 minuti.

Per quanto riguarda il servizio notturno, saranno possibili stop sulle linee di bus N nella notte tra giovedì e venerdì. Nella notte tra venerdì e sabato, invece, non saranno garantite le linee diurne, comprese le metro, che hanno corse programmate anche oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 8-38-44-61-86-170-246-301-314-404-444-451-664-881-916-980. Garantito, invece, il servizio delle linee "N". Per quanto riguarda il personale Atac, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale. Nel corso della protesta, non sarà garantito il servizio delle biglietterie mentre resteranno aperti i parcheggi di interscambio. Utilizzabili poi le biglietterie on-line o pagate direttamente in stazione o a bordo della flotta di superficie con carte. Durante lo sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria - ad eccezione delle stazioni Ionio e Arco di Travertino - non sarà possibile utilizzare i bike box per il posteggio delle bici: il deposito o il ritiro della bici potrà essere effettuato al di fuori della fascia sciopero.

Lo sciopero dei treni e degli aerei

In Ferrovie dello Stato, la protesta è invece prevista dalle 21 di giovedì alle 21 di venerdì, con fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 di venerdì. Durante lo sciopero sarà garantita l’effettuazione delle corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di sciopero, nonché dei treni regionali nelle fasce pendolari (6.00-9.00 e 18.00-21.00). In occasione di scioperi simili occorre ricordare che i treni, nel pomeriggio, hanno ricominciato a circolare ben oltre le 18, causando ulteriori disagi ai pendolari. Non a caso, sul sito ufficiale di Trenitalia si specifica che “l’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione”.

Dopo mesi di ritardi e cancellazioni, i pendolari che utilizzano i treni regionali, che anche in questi giorni hanno accusato ritardi sulle linee FL1 ed FL3, dovranno armarsi di pazienza ed affrontare una nuova giornata difficile per andare a scuola o a lavoro. Sono diverse le motivazioni che spingeranno i lavoratori ad incrociare le braccia. Su tutti, il rinnovo dei contratti e l'aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell'inflazione reale e l'introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l'ora. Lo sciopero nazionale coinvolge anche il comparto volo, per una protesta che anche in questo caso durerà 24 ore, dalle 00.01 alle 00.59 di venerdì 20 ottobre. Dovrebbero comunque essere garantire le fasce orarie previste per legge, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21. Enac non ha ancora comunicato l'elenco dei voli aerei garantiti.

Milano, da oggi lo sciopero generale dei treni: convogli Trenord, Italo e Trenitalia a rischio

Braccia incrociate. Scatta oggi, giovedì 19 ottobre, lo sciopero dei treni regionali in Lombardia (e nelle altre regioni italiane) "collegato" all'agitazione generale nazionale dei lavoratori di tutte le categorie pubbliche e private indetta dai sindacati Sgb, Adl, Si Cobas e Cub. Lo sciopero dei ferrovieri durerà 24 ore e inizierà nella serata di giovedì. A Milano e in tutta la Lombardia sono a rischio i convogli Trenord, l'azienda che gestisce il trasporto ferroviario regionale. I "servizi regionale, suburbano, aeroportuale e la lunga percorrenza potranno subire variazioni e cancellazioni" dalle "21 di giovedì 19 alle 21 di venerdì 20 ottobre 2023", ha fatto sapere la società.

"Saranno in vigore le consuete fasce orarie di garanzia, dalle ore 06:00 alle ore 09:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00, durante le quali viaggeranno i treni compresi nella lista dei servizi minimi garantiti", si legge sul sito ufficiale di Trenord. Potenziale caos anche per i treni Trenitalia - che ha preparato una lista dei convogli garantiti - e Italo, che sul proprio sito ha pubblicato l'elenco dei treni che saranno effettuati. Lo sciopero dei dipendenti Atm partirà invece venerdì mattina: a rischio metropolitane, autobus e tram Atm.

Sciopero trasporti 20 ottobre 2023 a Firenze

Previsti una serie di presidi e manifestazioni: a Firenze l'appuntamento è alle 9.30 davanti al nuovo ingresso dell'Azienda ospedaliera di Careggi. Per quanto riguarda i treni, l'agitazione riguarderà il personale di Gruppo Fs Italiane, Trenitalia Tper, Trenord e Italo e comincerà questa sera alle 21 per concludersi domani alla stessa ora. Potranno però esserci modifiche anche prima dell’inizio e dopo la conclusione della protesta. Garantiti i servizi essenziali nelle fasce orarie 6-9 e 18-21. Per il trasporto su gomma, Autolinee Toscane comunica che il servizio sarà garantito tra le 4.15 e le 8.14 e tra le 12.30 e le 14.29; stop per l’intero turno di lavoro per il personale impiegatizio e operai. Per l'effettivo impatto sugli utenti, l'azienda fa sapere che all'ultimo sciopero di 24 ore cui aderì il Cub, lo scorso 8 marzo, fu del 12,61%. Scatterà invece stasera, ma alle 22, l'agitazione del personale autostradale.

Lo sciopero interesserà il settore del trasporto aereo per l'intera giornata di domani, con due finestre di voli assicurati, 7-10 e 18-21, oltre ai voli charter da/per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero. Giornata di domani a rischio anche per sanità e scuola. Nel primo caso, come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali e, per quanto riguarda le attività connesse all'assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili. Per la scuola non sono garantiti, oltre alle lezioni, il servizio mensa e quello del trasporto. A un'agitazione analoga, 2 dicembre 2022, l'adesione del personale scolastico (docenti, educatori e Ata) fu dell'1,06%. Ancora, possibili disagi per i servizi comunali (uffici ma anche biblioteche e archivi) e smaltimento dei rifiuti.

Le motivazioni dello sciopero generale

Quali sono le ragioni di questo nuovo sciopero? "Da oltre sei anni i lavoratori del comparto attendono il rinnovo del "Ccnl handlers". Nonostante la spinta data dai lavoratori in ben nove scioperi, ancora le organizzazioni sindacali confederali che siedono ai tavoli sono ostaggio dell'associazione datoriale e non riescono a spuntare condizioni di rinnovo accettabili, anche tenuto conto dell'inflazione e caro vita", si legge in una nota di Usb (unione sindacale di base). La piattaforma con le richieste di Usb prevede: "Un aumento di 300 euro mensili, l'una tantum per vacanza contrattuale che tenga conto di un adeguato risarcimento per i sei anni trascorsi, il ticket mensa ad almeno 8 euro, il ritorno alle 37 ore e mezza settimanali, turni sostenibili, rispetto delle condizioni di efficienza di mezzi, per la salute e la sicurezza dei dipendenti".

L'asticella che ha posto il sindacato confederale - continua la nota - "è ben al di sotto di tutto questo. Sono 12mila i dipendenti di società handlers, dai servizi check in alla riconsegna bagagli, all'assistenza aeroportuale, cargo e manutenzione dove è applicato questo contratto. Una platea di lavoratori stanca di attese inutili senza risultati. Parallelamente alla questione del rinnovo del contratto, a Fiumicino nel primo hub italiano, i lavoratori di Swissport devono affrontare una situazione d'incertezza per l'esclusione della società dal bando per la gestione dei servizi aeroportuali. Si tratta di una condizione che, allo stato, evidenzia come a distanza di poco più di un anno dal suo ingresso in aeroporto, l'azienda svizzera ha dimostrato la sua inadeguatezza nell'offerta", ha spiegato ancora l'Usb.

"Ricordiamo che la Swissport ha rilevato i servizi di terra di Alitalia e temiamo che presto si dovrà affrontare la questione di migliaia di persone, con l'applicazione dell'ennesima clausola sociale per chi è stato assunto, e pesante incertezza per la ricollocazione per chi ancora attende nel bacino a zero ore un posto di lavoro. Usb rilancia la raccolta firme, a valle di qualunque intesa, per la richiesta di un referendum che non sia un mero passaggio formale ma che restituisca l'ultima parola ai lavoratori - ha concluso il sindacato -. Questo ulteriore sciopero è l'unica risposta possibile, in una situazione incredibilmente grave, per ottenere salari adeguati e per la dignità del lavoro".

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