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Domenica, 28 Aprile 2024
La precettazione

Sciopero dei mezzi pubblici di venerdì 15 dicembre: Salvini lo riduce a 4 ore

Il vicepremier e ministro delle infrastrutture e dei trasporti annuncia in un video postato sui social: "Ho firmato per evitare lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico che avrebbe paralizzato l'Italia venerdì prossimo". L'unione sindacale di base Usb, al termine del confronto al ministero, ha annunciato che disubbidirà, scioperando per 24 ore

"Ho firmato per ridurre da 24 a 4 ore lo sciopero del trasporto pubblico locale previsto per questo venerdì 15 dicembre". Lo afferma il vicepremier e ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, in un video postato sui suoi profili social. "Il diritto a chiedere salari più adeguati è sacrosanto - aggiunge Salvini -, ma questo non può paralizzare l'Italia per un giorno intero, a ridosso del Natale. Da ministro dei trasporti devo garantire la mobilità ai 20 milioni di italiani che quotidianamente prendono un mezzo pubblico: è mio diritto ma anche mio dovere".

Già da alcune ore circolava l'indiscrezione che Salvini era pronto a precettare per ridurre lo sciopero del trasporto pubblico locale di venerdì 15 dicembre. Questa volta sono stati i sindacati di base ad aver proclamato 24 ore di astensione dal lavoro e, fallito un tentativo di mediazione al ministero, hanno tirato dritto. Ma l'ordinanza del ministro riduce la durata della protesta a quattro ore.

L'unione sindacale di base Usb, al termine del confronto al ministero, ha annunciato che disubbidirà, scioperando per 24 ore. Saranno rispettate fasce di garanzia per i servizi essenziali. Inoltre i sindacati si rivolgeranno al Tar per sospendere l'ordinanza e chiederanno un incontro urgente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per capire se l'aggressione al diritto di sciopero è "volontà comune di tutto il governo".

Cub Trasporti, Cobas, Adl Cobas e Sgb, hanno preannunciato anche altre iniziative di lotta come "bus lumaca", a partire dal 15. La protesta era prevista per lunedì 27 novembre, ma per evitare una precettazione analoga, è stata spostata a venerdì. Ieri Salvini ha proposto senza successo, al tavolo con sindacati e associazioni datoriali, un ulteriore momento di confronto, congelando la mobilitazione. Secondo quanto riferiscono i sindacati le associazioni datoriali si sarebbero opposte, rifiutando di entrare nel merito delle rivendicazioni degli autoferrotranvieri che vanno dai salari alla sicurezza per gli addetti e i passeggeri, a investimenti pubblici per il settore e al no alle privatizzazioni.

I sindacati di base, insieme a movimenti sociali e studenteschi, saranno anche in corteo a Roma il 15 a difesa del diritto di sciopero con una manifestazione che partirà alle 17 da piazzale Aldo Moro per concludersi sotto le finestre del ministero a Porta Pia.

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