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Venerdì, 26 Aprile 2024
La nuova stretta

Sui mezzi del trasporto pubblico capienza ridotta del 50%

Il taglio è stato inserito nel nuovo Dpcm con le misure anti contagio. Ecco tutti i dettagli

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm contenente le misure anti contagio in vigore da venerdì 6 novembre 2020 (e valide fino al 3 dicembre 2020) sull'intero territorio nazionale. Il decreto (qui in versione integrale pdf) sostituisce quello precedente del 24 ottobre e contiene disposizioni molto più severe per cercare di contenere i contagi da coronavirus. L'Italia viene divisa in zone rosse, arancioni e gialle, con divieti diversi per ogni territorio a seconda del livello di rischio.

Il taglio del 50% dei posti sui mezzi del trasporto pubblico nel nuovo Dpcm

Tra le nuove regole previste a livello nazionale c'è anche il taglio del 50% dei posti sui mezzi del trasporto pubblico. Nel Dpcm si legge che "a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, con esclusione del trasporto scolastico dedicato, è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento; detto coefficiente sostituisce quelli diversi previsti nei protocolli e linee guida vigenti; il Presidente della Regione dispone la programmazione del servizio erogato dalle aziende del trasporto pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l'emergenza COVID-19 sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali, la cui erogazione deve, comunque, essere modulata in modo tale da evitare il sovraffollamento dei mezzi di trasporto nelle fasce orarie della giornata in cui si registra la maggiore presenza di utenti".

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E ancora: "Per le medesime finalità il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con decreto adottato di concerto con il Ministro della salute, può disporre, al fine di contenere l'emergenza sanitaria da COVID-19, riduzioni, sospensioni o limitazioni nei servizi di trasporto, anche internazionale, automobilistico, ferroviario, aereo, marittimo e nelle acque interne, anche imponendo specifici obblighi agli utenti, agli equipaggi, nonché ai vettori e agli armatori".

La riduzione del 50% dei posti sui mezzi del trasporto pubblico nel nuovo Dpcm

È stata disposta dunque una riduzione della capienza nei mezzi dall'80 al 50 per cento. Nei giorni scorsi molti avevano chiesto un intervento proprio sui mezzi pubblici, attraverso il potenziamento di metropolitane, bus e tram spesso affollati nelle ore di punta. Impossibile mantenere il distanziamento necessario, soprattutto nelle grandi città. Chi va a scuola o a lavoro viaggiando su autobus e metropolitane a pieno carico lo sa bene: sopravvivere ai mezzi gremiti alle 7 del mattino è già complicato di per sé, ma di questi tempi viaggiare in sicurezza sui trasporti pubblici diventa un'impresa ardua. Con un paradosso: a scuola o a lavoro si sta distanziati, disciplinati e sanificati, in sicurezza. Fuori, e dentro ai mezzi pubblici, si sta ammucchiati.

La ministra dei Trasporti Paola De Micheli aveva detto che i trasporti non sono veicolo di contagio e che le vecchie linee guida, con il riempimento all'80%, erano adeguate. Secondo il governo, la responsabilità di quello che sta accadendo è delle regioni, che non hanno ancora speso tutti i soldi messi a disposizione per usare bus aggiuntivi e alleggerire i flussi.

Ora, invece, si arriva ad una stretta sulla capienza, ufficializzata nel nuovo Dpcm.

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