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Domenica, 28 Aprile 2024
"A nostra insaputa" / Campobasso

L'assurda truffa col superbonus per il restauro del castello: "Una cosa davvero schifosa"

La fortezza di Torella del Sannio, in provincia di Campobasso, è finita al centro di un'indagine perché i lavori di ristrutturazione non sono mai iniziati nonostante fossero state presentate fatture per 146mila euro. Falsificate le firme di un filosofo morto. La storia raccontata dalla vedova

Il castello-fortezza di Torella del Sannio, piccolo comune molisano in provincia di Campobasso, è finito al centro di una truffa con il superbonus. Si tratta di una delle sei fortezze in tutta Italia ad aver richiesto le agevolazioni fiscali introdotte nel 2020 dal governo di Giuseppe Conte, sostenuto dal Movimento 5 stelle e dal Partito democratico, per gli interventi di ristrutturazione che migliorano l'efficienza energetica di case e condomini. L'indagine sulla truffa per il restauro del castello è partita nel marzo 2023, perché i lavori di ristrutturazione non sono mai iniziati nonostante 146mila euro di fatture presentate e intestate al comproprietario del castello, Leonardo Cammarano. Sgravi fiscali che sarebbero stati richiesti all'insaputa dei comproprietari.

La storia è raccontata dall'edizione romana del Corriere della Sera, in un articolo firmato da Fulvio Fiano. Angela Piscitelli, moglie di Cammarano, filosofo e scrittore, racconta che il marito 92enne era deceduto pochi mesi prima in Francia, dove aveva vissuto negli ultimi anni. "Oltre alla sorpresa e allo sconcerto per quella comunicazione dei finanzieri, c'è stata forte amarezza per l'oltraggio alla memoria di mio marito. Una cosa davvero schifosa", dice la donna al Corriere.

La truffa non sarebbe andata troppo lontano, anche perché sulla struttura ci sono tre vincoli della soprintendenza: uno architettonico, uno sull'archivio e un altro sulla casa-museo allestita al suo interno e dedicata alla madre di Cammarano, la pittrice Elena Ciamarra. "È impossibile pensare anche solo di spostare una pietra - racconta la vedova -, eppure per qualche mese la pratica edilizia è andata avanti".

Superbonus, costi fuori controllo: così il governo vuole limitare i danni

Agli arresti domiciliari sono finiti un commercialista, un tecnico asseveratore e altre due persone. E nei cassetti fiscali delle due società utilizzate per le operazioni ci sono crediti per 1,4 milioni di euro, in parte già ceduti a una società terza. La truffa, secondo le accuse, si basava sulle firme false del defunto Cammarano, copiate da uno dei tanti documenti a suo nome e reperibili con facilità. "È possibile che l'idea sia venuta a qualcuno che è venuto qui come visitatore e l'ha fotografata", afferma la vedova. La normativa sul superbonus esclude le dimore storiche, salvo che risultino aperte al pubblico e con un biglietto di ingresso.

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