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Lunedì, 29 Aprile 2024
Nettamente avvertita / Fermo

Scossa di terremoto 4.0, tremano le Marche: "Avvertita in un'area vastissima, ecco perché"

La terra ha tremato alle 17.17. Terremoto avvertita a Fermo in modo particolarmente intenso ma anche ad Ancona, Ascoli Piceno e lungo la costa. Cosa dicono gli esperti. Nessun danno

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.0 si è verificata alle 17:17 nelle Marche. La scossa è stata avvertita a Fermo in modo particolarmente intenso ma anche ad Ancona, Ascoli Piceno e lungo la costa.

Terremoto Marche oggi

Secondo i dati dell'Ingv, l'epicentro della scossa è stato registrato a 3 chilometri a sud di Montelparo, in provincia di Fermo, a una profondità di 21 chilometri.

Terremoto oggi Fermo

Non risultano danni al momento, anche se i vigili del fuoco hanno ricevuto parecchie telefonate da cittadini spaventati che chiedevano informazioni e aggiornamenti.

"Si è registrata una scossa del quarto grado circa con epicentro nella parte montana della provincia: i nostri tecnici sono già in servizio per verificare che non ci siano problematiche. Sono fuori città ma in collegamento diretto con l'ufficio tecnico. Per ogni notizia informerò immediatamente", scrive sui social Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo.

"Avvertita in un'area vastissima, ecco perché"

La scossa di terremoto delle cinque di pomeriggio di martedì è stata avvertita in tutte le Marche. "Questa combinazione di magnitudo e profondità ha fatto sì che la scossa sia stata avvertita su un'area vastissima delle Marche, da Pesaro ad Ascoli, e anche in Umbria", spiega all'Ansa Carlo Meletti, sismologo della sezione di Pisa dell'Ingv. "La scossa è stata generata da una faglia di tipo compressivo: si tratta di un meccanismo tipico di quest'area, perché abbiamo l'asse appenninico in distensione mentre verso l'Adriatico c'è una fascia in raccorciamento". Il terremoto non è stato preceduto da scosse premonitrici, "proprio come accade nella stragrande maggioranza dei terremoti in Italia, dove nel 90% dei casi la prima scossa è anche la più forte", continua Meletti. "Finora non abbiamo registrato neppure repliche significative, a parte una scossa molto piccola di magnitudo 1.7 a distanza di quattro minuti dalla scossa principale. In genere, quando si verifica questo tipo di meccanismo compressivo, le repliche sono generalmente minori per numero e durata rispetto a quelle che si verificano dopo i terremoti da estensione tipici dell'Appennino".

La zona interessata dal terremoto delle 17.17 è caratterizzata da pericolosità sismica alta. Due i forti terremoti del passato più vicini all'epicentro odierno: il 26 novembre 1972, magnitudo stimata 5.5, e il 3 ottobre 1943, magnitudo stimata 5.7.

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