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Venerdì, 26 Aprile 2024
Lo studio

Il nuovo vaccino di Pfizer protegge da Cerberus e le altre sottovarianti di Omicron

Lo dicono i nuovi dati comunicati dall'azienda farmaceutica. Ma in Italia la campagna vaccinale va a rilento. Bassetti: "Rischio altissimo in vista del Natale"

Il vaccino anti-Covid bivalente di Pfizer-BioNTech aggiornato a Omicron 4 e 5 protegge anche da Cerberus (BQ.1.1), il sotto-lignaggio di Omicron 5 che sta crescendo rapidamente in decine di Paesi, tra cui l'Italia (secondo l'ultima flash survey diffusa dall'Istituto superiore di sanità, il ramo BQ.1 a cui appartiene Cerberus era già al 30,7% l'8 novembre scorso). Lo indicano nuovi dati annunciati dal colosso Usa e dal suo partner tedesco, pubblicati sulla piattaforma preprint 'bioRxiv'.

Lo studio è stato condotto su sieri di vaccinati di età superiore a 55 anni. Un mese dopo una dose booster da 30 microgrammi del vaccino Covid-19 bivalente aggiornato a Omicron BA.4/BA.5 - informano le due aziende - i titoli anticorpali neutralizzanti diretti contro BQ.1.1 sono aumentati di quasi 9 volte (8,7) rispetto ai livelli pre-richiamo, contro un incremento di circa 2 volte (1,8) rispetto al vaccino messo a punto sulla variante di Wuhan.

Rispetto al vecchio vaccino, dunque, quello nuovo contro Omicron 4 e 5 protegge da Cerberus quasi 5 volte di più (4,8). Sempre un mese dopo il booster bivalente, i livelli di anticorpi neutralizzanti mirati a BA.4.6, BA.2.75.2 (la variante ribattezzata Centaurus sui social) e XBB.1 (Gryphon) sono cresciuti rispettivamente di 11,1 volte, 6,7 volte e 4,8 volte, rispetto a prima del richiamo, contro un aumento di 2,3 volte, 2,1 volte e 1,5 volte con il vecchio vaccino monovalente. Insomma, il vaccino aggiornato di Pfizer protegge sia contro Cerberus che contro le altre sotto varianti di Omicron. Questo sembrano suggerire i primi dati sull'efficacia. 

In generale si può calcolare che il vaccino bivalente potenzia gli anticorpi neutralizzanti rivolti contro le sottovarianti Omicron emergenti da 3,2 a 4,8 volte in più rispetto al vaccino originario.

La campagna vaccinale va a rilento, Bassetti: "Rischio altissimo in vista del Natale"

Ma in Italia la campagna vaccinale per le quarte dosi stenta a decollare. Al 18 novembre, si legge nell'ultimo report della fondazione Gimbe, "sono state somministrate 4.783.386 quarte dosi, con una media mobile di 26.704 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 30.319 della scorsa settimana (-11,9%)". Solo il 25% dei soggetti a cui era stata raccomandata la quarta dose ha finora scelto di vaccinarsi. 

"Gli anziani, soprattutto gli over 80, stanno sottovalutando la vaccinazione anti-Covid e anche quella antinfluenzale" commenta Matteo Bassetti all'Adnkronos. "Questo è un errore e un rischio altissimo in vista del Natale che non possiamo permetterci" dice ancora l'infettivologo del San Martino di Genova. "Abbiamo davanti ancora un mese da qui alle festività, gli anziani che non hanno fatto le vaccinazione le facciano subito. Il Natale sarà tranquillo solo se vaccinati, ma temo che ci sarà una brutta influenza mischiata al Covid, con un picco probabile proprio a Natale, e sarà anche difficile fare diagnosi differenziate". 

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